L’AQUILA – «Ci sono evidenti perplessità sia sulla metodologia utilizzata per effettuare il sondaggio, sia il numero – troppo basso – per ottenere una chiara indicazione di voto. Questo sondaggio, in sostanza, non è attendibile». Lo sostiene l’economista Piero Carducci che stamane, in occasione della conferenza stampa della “lista L’Aquila città unita-Verdi” rappresentata dal portavoce Giovanni Farello, ha contestato l’attendibilità del sondaggio effettuato da Swg per conto del Partito democratico dell’Aquila. Ecco, secondo Carducci, i motivi che inficiano il sondaggio di Sgw: «E’ stato utilizzato il metodo così detto “Cati”, che consiste in una intervista telefonica condotta su un campione di 800 persone (quattro telefonate, equivalgono a circa l’un per cento); un numero troppo ristretto, che, a mio giudizio, non esprime una chiara volontà dell’opinione pubblica, se consideriamo le condizioni sociali e logistiche in cui versa la popolazione aquilana. Il sondaggio ha riguardato – osserva ancora Carducci – solo quattro candidati-sindaco, mentre gli altri sono stati esclusi dall’intervista senza un motivo. Poi c’è la questione del contenuto delle domande: si è privilegiato la visibilità delle liste che sono a sostegno del candidato sindaco, cioè la conoscenza dei simboli, e non, a esempio, l’antefatto, cioè il giudizio sull’attività svolta dal sindaco uscente. È evidente che i partiti più grandi godono di visibilità maggiore nel panorama politico rispetto alle liste civiche di appoggio. Si tratta dello stesso metodo – ricorda l’economista – utilizzato nelle ultime elezioni provinciali dell’Aquila: nel sondaggio, le indicazioni di voto davano in netto vantaggio il candidato Presidente uscente, Stefania Pezzopane, sullo sfidante Antonio Del Corvo. Le cose, come è noto a tutti, andarono poi diversamente. La statistica ha strumenti diversi per le elezioni amministrative; in questo caso sono state utilizzate domande e metodo sbagliati. Si crea così una rappresentazione diversa nell’opinione pubblica e ciò, come è avvenuto nel caso delle elezioni provinciali, si ripercuotono inevitabilmente sull’attendibilità e sulla bontà dei sondaggi».

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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