L’AQUILA- Enrico Verini ha sciolto la riserva. Né con Properzi, né con De Matteis, e così correrà da solo. Una decisione annunciata, del resto. Verini era stato uno dei primi a proporre agli aquilani la propria candidatura a sindaco della città con grandi manifesti che rendevano esplicita già da due mesi fa la sua determinazione di scendere in campo per la poltrona di primo cittadino.

decisione mantenuta ferma fino alla bagarre delle primarie del centrodestra, prima annunciate e poi ritirate. In quell’occasione era sembrato probabile che si schierasse a fianco dell’urbanista Pierluigi Properzi candidato di ‘Domani L’Aquila’ e sostenuto dal Pdl che non ha un uomo proprio da proporre agli aquilani. Sono seguiti giorni di incertezza, non tanto di Verini, quanto dei vertici del Fli che avrebbero forse gradito un’altra soluzione. “Sono persona tutta d’un pezzo- ha detto Verini- perciò dopo l’impegno preso con i cittadini non potevo tirarmi indietro, dunque chiedo i loro voti come candidato sindaco”.

Obiettivamente, la presenza di Enrico Verini nella corsa per la guida del Comune, non favorisce certo Properzi perché gli toglie voti di una parte dell’elettorato di centrodestra, e favorisce Giorgio De Matteis. Verini è accreditato di circa il 10% da uno degli ultimi sondaggi, il che non è poco.

 

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