L’AQUILA- Quartacinque milioni di euro per l’autonoma sistemazione nei prossimi nove mesi, 7 milioni e mezzo per gli affitti concordati sempre per nove mesi, quasi 3 milioni per Abruzzo Engeneering, cioè 55 milioni in tutto.

Sono queste le richieste che il sindaco Massimo Cialente si appresta a fare al ministro Barca. Al ministro Cialente ha recapitato una lunga lettera che pubblichiamo di seguito. Barca sarà all’Aquila per due giorni da venerdi prossimo. Vi sono poi altre richieste minori di seguito elencate: lavoro straordinario per il personale del corpo della polizia municipale, ulteriore onere per nove mesi: euro 45.000.

Convenzione con SED (nell’interesse anche delle strutture commissariali). L’art. 2, comma 8, della OPCM 3992 del 2012 autorizza la spesa di euro 2000 sino al 31 marzo 2012.Ulteriore onere per nove mesi: euro 600.000.

Canoni di locazione per locali da adibire a funzioni istituzionali. L’art. 2, comma 9, della OPCM 3992 del 2012 ha autorizzato la spesa di euro 212.500 sino al 31 marzo 2012. Ulteriore onere per nove mesi: euro 637.500.


CASI PARTICOLARI

 

L’art. 8 della OPCM 3923 del 2011 prevede un finanziamento complessivo di 620.000 euro per la organizzazione di una struttura speciale di consulenza al Sindaco nella ricostruzione.Non si prevedono termini di scadenza. E’ utile la conferma del finanziamento anche per il 2012.

Inoltre, l’ art. 2, comma 2, della OPCM 3990 del 2011, prevede, per l’anno 2012, la conferma del finanziamento di 250.000 euro di cui all’art. 27, comma 1, della OPCM 3917 del 2010 e la sua integrazione con altri 250.000 euro per il sostegno dei nuclei familiari in condizioni di disagio economico e sociale.

In questo caso non sembra necessario la conferma del finanziamento. Ma comunque la somma deve essere conteggiata come onere del 2012.

E ancora: l’art. 7, comma 2, della OPCM 3843 del 2010, prevede un finanziamento “annuo” di euro 140.000 (oltre l’IVA ex art. 27, comma 2, OPCM 3917) da destinare a canoni di locazione per locali da destinare al servizio emergenza.

Sembrerebbe non indispensabile la conferma del finanziamento per il 2012. Anche in questo caso occorre tener conto di questo onere nel calcolo di tutti i costi del 2012.

CIALENTE A BARCA, PUNTARE A RICOSTRUZIONE SOCIALE

“Onorevole Ministro Barca, gli echi della sua visita a L’Aquila sono ancora oggi molto positivi e attendiamo con fiducia la sua presenza gia’ annunciata per il 17 marzo in occasione del Forum Ocse “Abruzzo verso il 2030: sulle ali dell’Aquila”. Inizia cosi’ un lettera al ministro per la coesione territoriale, delgato alla ricostruzione dell’Aquila, firmata dal sindaco Massimo Cialente e dall’assessore alle Politiche Sociali, Stefania Pezzopane. “Come ha detto Lei, con somma lucidita’ – rileva la lettera – si rischia di ricostruire una copia sbiadita della nostra Citta’, una copia ‘in bianco e nero’, e questo purtroppo sfugge a troppe persone. I riflettori sulla nostra tragedia si sono spenti da tempo e, a parte il poco e a volte superficiale interesse mostrato sulla stampa nazionale, nessuno sa quale sara’ il futuro per la nostra Citta’. Lei ci ha gia’ mostrato di comprendere il rischio che L’Aquila sta vivendo a causa del blocco materiale della ricostruzione, ma con questa nota Le vogliamo sottolineare anche il problema della ricostruzione sociale e culturale. La ricostruzione sociale e’ una delle emergenze piu’ importanti. Lo testimonia il grado di malessere e di sofferenza delle tante persone che si rivolgono a noi ogni giorno, per testimoniare la carenza di alloggi, la disgregazione familiare, la precarieta’ della vita, l’assenza di lavoro, il numero dei disoccupati e dei cassintegrati”.

I GIOVANI RECLAMANO SPAZI

“In particolare i giovani, che con la loro voglia di protagonismo, reclamano spazi, soprattutto in centro storico, dove potersi riunire e riconoscersi. Alcune cose importanti sono state anche fatte – dicono Cialente e Pezzopane – grazie soprattutto alle donazioni e agli interventi diretti del Comune, ma e’ tutto assolutamente insufficiente. La citta’ non ha piu’ il centro storico, dove convergevano le necessita’ identitarie, culturali e sociali. In piu’ la citta’ ha 25 nuove aree, quelle del progetto Case e dei Map prive di servizi sociali. Quando si arriva in questi nuovi quartieri si nota un degrado ed una solitudine molto forte. Se questi disagi sono vissuti solo per pochi mesi non si producono gravi danni, ma se sono vissuti per anni, aggiungendogli sia il trauma del terremoto che lo stress post-sisma, si arriva ad avere una disaffezione ed uno scoramento notevole. Lo spaesamento e’ forte e trasversale alle generazioni. Basti pensare – dicono gli amministratori – che si sono registrati aumenti dell’uso degli psicofarmaci, aumenti delle malattie depressive, della tossicodipendenza e di tante altri fattori misuratori di disagio. Inoltre e’ preoccupante l’aumento delle separazioni coniugali, una disgregazione familiare sintomo di una patologia sociale piu’ complessiva che si scarica in particolare sulle giovani generazioni. Di fronte a quest’emergenza sociale, che necessita di un forte stato di attenzione da parte di tutte le istituzioni, non possiamo piu’ tacere”


I PIANI DELL’AMMINISTRAZIONE


“L’Amministrazione comunale – si legge ancora nella lettera al ministro – ha programmato e previsto interventi attraverso un vero e proprio Piano, per una nuova infrastrutturazione sociale e attraverso il Piano di zona delle attivita’ sociali, proponendo ai vari Ministeri, al Commissario Chiodi e alla Regione schede e progetti, peraltro frutto di un lavoro di ascolto di oltre 80 associazioni del volontariato. Diversi ministeri in maniera settoriale, senza una visione d’insieme e senza nessuna chiara procedura, avevano destinato dei fondi per interventi sociali a L’Aquila che non sono stati ancora usati e che paradossalmente vengono chiamati con il nome degli ex ministri o sottosegretari. Insomma – osservano sindaco e assessore – se avessimo potuto utilizzare i cosiddetti fondi ‘Meloni’, i fondi ‘Giovanardi’ e i fondi ‘Carfagna’, forse lo stato attuale delle cose qui a L’Aquila non sarebbe questo. Parliamo – spiegano – dei fondi stanziati nel 2009 nel decreto 77 dall’ex Ministro Meloni, ovvero i 2 milioni e mezzo destinati alla realizzazione di spazi aggregativi e ricreativi per i giovani. Parliamo degli 8,9 milioni di euro del fondo ‘Giovanardi’ per il sociale e dei 3 milioni dei fondi ‘Carfagna’ per la centro antiviolenza.
Purtroppo nonostante le sollecitazioni ad incontri, le proposte inviate, i fondi sono ancora tutti fermi, ne’ il commissario Chiodi ha voluto coordinare e aprire pur sollecitato un confronto”. Secondo Cialente e Pezzopane “c’e’ la necessita’ di una svolta su tanti aspetti e anche sulle politiche sociali, su cui peraltro oltre a non poter realizzare strutture con fondi stanziati, abbiamo subito anche pesantissimi tagli dalla Regione Abruzzo che immemore del terremoto ha tagliato i trasferimenti per il Piano Sociale cosi’ come in tutto il resto dell’Abruzzo fino al 75% costringendo i comuni del cratere ed anche il Comune dell’Aquila ad una grave contrazione dei livelli essenziali dei servizi”. Pertanto – conclude la lettera al ministro Barca – “e’ indispensabile dare vita ad un confronto per la Ricostruzione sociale con i nuovi referenti tecnici dei Ministeri per disegnare un nuovo quadro delle politiche sociali. Noi non vogliamo che questa Citta’ dopo aver perso le case per il terremoto perda anche la sua identita’, la sua ricchezza, il suo prestigio diventando sempre piu’ povera, con problemi sociali gravi come gia’ sta accadendo”

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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