L’AQUILA – Lo psicodramma delle primarie del Pdl è come una telenovela che riserva ogni giorno nuove sorprese. La dirigenza locale, ovvero Giuliante&Magliocco (Giuliocco!), si è imbucata in un tunnel senza uscita, e comunque vadano le cose l’immagine di un Pdl diviso e incerto, per non dire spappolato, si è plasticamente imposta a tutti gli aquilani.

Primarie invocate come salvifiche alla fine non si faranno per evitare l’affermazione di Luigi D’Eramo; personaggi storici e carismatici come Enzo Lombardi sbattono la porta e contestano la colonizzazione operata ai danni dell’Aquila dal sindaco di Celano sen.Piccone; pezzi interi di partito sono migrati verso De Matteis; un “candidato mascherato” alle primarie come l’ex socialista Properzi che ci tiene a dire di non avere nulla a che fare con il PdL, e chi più ne ha più ne metta.
Un vicolo cieco dal quale per Giuliante è impossibile uscire.

Al momento il Pdl non ha ancora un candidato da presentare alle primarie del 18 marzo prossimo, primarie prima osannate e poi cancellate.Per Giuliante&Magliocco una sconfitta cocente, dato che sulle primarie si è costruito un Congresso. Rinunciare alle primarie per mancanza di candidati, quando si è fatto di tutto per averle per ostacolare Giorgio De Matteis, è un clamoroso autogol, del quale Giuliante dovrebbe rendere conto a se stesso in qualità, negli ultimi 20 anni, di “amministratore unico di A.N. prima e del P.d.L. poi) oltre che a Roma.

In questo scenario arriva Daniele Toto, FLI, a lanciare ciambelle e cordicelle di salvataggio all’ormai naufrago Giuliante.
Incredibile ma vero, FLI è disponibile a convergere sul candidato “civico” Properzi, rinunciando al piccolo Verini (nel senso anagrafico), pur di sbarrare la strada a De Matteis. Caso unico in Italia, il “partitino” di Fini, FLI, nato distante e distinto dal Pdl, si fidanzerebbe con il Pdl sotto le insegne del “candidato mascherato” Properzi.

Una contraddizione in termini, ma questa è la piccola politica delle persone piccole. Ed il piccolo Verini che ha inondato la città con la sua faccia? Cosa farà ora? Tornerà all’ovile di Toto, rinunciando ai prematuri sogni di gloria, o andrà ad ingrossare le schiere dei candidati solitari?
Misteri della piccola politica. E non si può tacere la straordinaria coincidenza dei linguaggi di Toto-Lolli-Cialente-Giuliante: tutti insieme e tutti uniti per lo stesso obiettivo, provare ad abbattere Giorgio De Matteis.

Ma l’ossessione di mettere i bastoni tra le ruote a De Matteis si sta rivelando il classico boomerang. Mentre il progetto di De Matteis “L’Aquila Città Aperta” miete crescente consenso al centro, a destra ed a sinistra, le corazzate dei “Giuliante friends” e le barchette dei vari Toto annaspano ed affondano.
Non si fa politica con l’odio, con i veti ed i personalismi.

Il successo del progetto di De Matteis è ormai nelle cose, perché è un progetto di unione e non di divisione, di apertura e non di scontro. E’ l’unico progetto per L’Aquila nel rispetto di tutti quei cittadini aquilani – e sono la maggioranza – che hanno ampiamente dimostrato di essere nauseati da questi squallidi teatrini di questa piccola politica.

L’Aquila, 7 marzo 2012

Il portavoce
MOVIMENTO CIVICO L’AQUILA CITTA’ UNITA (LCU) – GIOVANNI FARELLO

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