L’AQUILA – L’assessore al Lavoro Paolo Gatti ha presentato questa mattina agli organi di informazione presso la Sala Blu della sede della Giunta Regionale in viale Bovio a Pescara il progetto “La crescita è donna”, finanziato con 3 milioni di euro. L’avviso pubblicato oggi sul Burat rientra nel programma di inclusione sociale del Piano Operativo 2009/10/11 del Fondo Sociale Europeo 2007/13 che prevede interventi in favore dell’occupazione e della conciliazione vita/lavoro per le donne. In particolare, le linee di intervento saranno tre, ciascuna finanziata per un importo di un milione di euro. La prima linea denominata “Più imprenditrici” prevede incentivi per la creazione di nuove imprese; la seconda linea denominata “Più professioniste” prevede incentivi alle imprese che attivano rapporti di consulenza in favore di giovani professioniste operanti in Regione. La terza linea denominata “Voucher Family” prevede incentivi alle donne con carichi familiari per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro finalizzati all’inserimento nel mercato del lavoro. Il commento dell’assessore Gatti: “Da tempo consideriamo indispensabile l’apporto delle donne alla crescita del sistema Italia e del sistema Abruzzo – commenta l’assessore Paolo Gatti – e con questo spirito abbiamo già avviato molti progetti. La crescita del PIL in Italia, siamo convinti, può essere un obiettivo possibile solo se saremo capaci di portare la professionalità e l’entusiasmo delle donne nel perimetro del mercato del lavoro, della produzione, delle professioni. Le donne già svolgono un ruolo fondamentale nel garantire spesso una reale alternativa alle carenze di risorse del welfare nazionale, – prosegue Gatti – ma questo non deve divenire un alibi della società per impedire loro di trovare spazio e opportunità per poterne essere protagoniste in modo diverso. La Regione con questo progetto offre una nuova opportunità alle donne che vogliono aprire un’impresa, alle professioniste che possono contribuire alla crescita delle imprese abruzzesi, a quelle che vogliono entrare nel mercato del lavoro conciliando la sfera familiare. Domani, 8 marzo, ricorre una data che oltre il suo valore simbolico non deve farci dimenticare – conclude Gatti – che la società ha bisogno non di discorsi retorici, ma di politiche concrete per consentire a tutti i suoi componenti di esserne parte attiva”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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