L’AQUILA – Ha raccontato poche cose, molte ancora non le ricorda, ma quelle che le sono tornate alla mente sono state giudicate utili per il proseguo delle indagini.

E’ quanto trapela dalla Procura della Repubblica dell’Aquila, al termine stamane dell’audizione presso l’ufficio el pubblico ministero, David Mancini della Procura della Repubblica dell’Aquila, della studentessa universitaria di Tivoli (Roma), stuprata secondo le indaginid dei carabinieri, da Francesco Tuccia, il militare di 21 anni originario dell’hinterland di Avellino, arrestato con le accuse di tentato omicidio e violenza sessuale.

Un’audizione durata piu’ di due ore, alla presenza degli stessi investigatori, dei genitori e dall’avvocato di fiducia della giovane, l’avvocato Enrico Maria Gallinaro del Foro di Roma. Secondo fonti della stessa Procura la ragazza avrebbe ricordato soltanto alcune fasi della terribile violenza subita il 12 febbraio scorso fuori una discoteca del Comune di Pizzoli (L’Aquila), che dagli stessi investigatori sono state giudicate utili per il proseguo dell’inchiesta che sarebbe tutt’altro che chiusa, anche se e’ stato assicurato alla giustizia il presunto colpevole dello stupro “selvaggio” (Tuccia per l’appunto) nel quale la ragazza ha riportato delle gravi lesioni permanenti all’apparato genitale.

La studentessa era stata trovata dal propriatrio della discoteca e dagli addetti alla sicurezza svenuta fuori il locale da ballo, in una pozza di sangue, tra la neve. La ragazza e’ stata dimessa ieri sera alle 20 dall’ospedale dell’Aquila. La notte l’ha trascorsa in casa di un’amica che risiede in citta’. Subito dopo l’audizione, la ragazza ha fatto ritorno con i genitori nella propria citta’ natale.

La giovane ha trascorso la notte in casa di un’amica. In Tribunale e’ entrata poco prima delle 9 e ad ascoltarla – l’audizione e’ terminata prima elle 11 – c’erano il titolare dell’inchiesta, il pm David Mancini, e i carabinieri dell’Aquila che hanno condotto le indagini.

Ad accompagnare la ragazza violentata, il padre, la madre e l’avvocato di fiducia, Enrico Gallinaro. “Come sta sua figlia?”, e’ stato chiesto alla madre della studentessa.”Non lo so – ha risposto – ho vissuto chiusa in ospedale da mamma con l’obiettivo di ripristinare la vita di mia figlia. Pertanto ho delegato l’aspetto legale al mio avvocato”. La ragazza ora si trasferira’ in una localita’ che ne’ i genitori, ne’ il legale hanno voluto rendere nota.

Per quest’episodio si trova in carcere, accusato anche di tentato omicidio, l’avellinese Francesco Tuccia, 21enne, caporale dell’Esercito, ora sospeso, di stanza a L’Aquila presso il 33/mo Regggimento artiglieria terrestre “Acqui”. Il militare, che ha sempre parlato di “rapporto consenziente”, e’ recluso nel carcere “Castrogno” di Teramo, in cella con il caporal maggiore Salvatore Parolisi accusato dell’omicidio della moglie, Melania Rea.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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