L’AQUILA – In merito alla bozza di Atto Aziendale della ASL 01 Avezzano/Sulmona/L’Aquila, la Preside Cifone rileva che la definizione del documento, come peraltro già denunciato dal Rettore di Orio nell’intervento di ieri sulla stampa, non ha visto né il confronto né la concertazione con l’istituzione universitaria. A fronte dell’affermazione riportata nella premessa dell’Atto Aziendale “Il disegno strutturale aziendale ………….ha tenuto conto ……….. delle esigenze connaturate alla presenza della Facoltà di Medicina dell’Università di L’Aquila” vediamo come, in realtà, la Facoltà di Medicina si sia trovata di fronte ad un Documento pre-confezionato dall’Azienda di cui si sarebbe solo dovuto prendere passivamente atto e non frutto di una concertazione tra le due Istituzioni. Occorre forse sottolineare che nella premessa “Le ragioni delle scelte” si fa esplicito riferimento agli atti del Commissario ad acta per la Sanità e, precisamente, le deliberazioni n. 44 del 03.08.2010 e n. 45 del 05.08.2010 nonché i Decreti n. 5 del 28.02.2011 e n. 15 del 14.04.2011 i quali ribadiscono l’apporto imprescindibile delle Facoltà mediche nella definizione della rete integrata dei servizi, dell’assetto organizzativo e del dimensionamento delle Unità Operative. Si chiede – la Preside – se la Regione, nel validare gli Atti Aziendali delle AASSLL di riferimento per le due Facoltà mediche abruzzesi, verificherà la reale applicazione di quanto previsto da atti ufficiali regionali che non lasciano adito ad interpretazioni diverse o a fraintendimenti. La Preside sottolinea altresì come nella premessa del documento “Le ragioni delle scelte” si manifesti l’intenzione di superare la frammentarietà dei servizi attraverso l’integrazione tra Servizio Pubblico e Servizio Privato accreditato omettendo di specificare la priorità del contributo che l’Università in generale e la Facoltà medica in particolare sono in grado di offrire al Servizio Sanitario Regionale rispetto all’offerta proveniente da Privati. Relativamente alla inefficacia, dichiarata nel documento, sia dell’offerta territoriale, caratterizzata da bisogni non sempre soddisfatti, sia dell’offerta ospedaliera caratterizzata da servizi frammentati, si sottolinea come non si tenga conto dell’apporto che la Facoltà medica possa offrire non solo per il miglioramento dei servizi ospedalieri ma anche per il soddisfacimento dei bisogni dell’utenza in ambito territoriale. Non si fa alcun riferimento all’importanza della integrazione delle attività assistenziali con le funzioni istituzionali di didattica e di ricerca. La Preside, anche a nome del Consiglio dei Clinici dell’Ateneo Aquilano, denuncia con preoccupazione la scelta operata su alcune strutture a Direzione Universitaria in termini di trasformazione da unità operative complesse (UOC) a unità operative semplici dipartimentali (UOSD) (GASTROENTEROLOGIA, NEUROPSICHIATRIA INFANTILE, ANESTESIA E RIANIMAZIONE) e considera le proposte del tutto immotivate e non fondate su criteri oggettivi e ineccepibili. Non si comprende inoltre la scomparsa della Ematologia Universitaria che, sorprendentemente, solo un paio di anni fa, con molta enfasi e alla presenza di tutte le Autorità che contano, vedeva l’inaugurazione del CENTRO TABILIO donato dalla Associazione Italiana Leucemie (AIL). Centinaia di pazienti con patologie oncoematologiche sono attualmente allo sbaraglio e senza punti di riferimento. Abbiamo competenze e professionalità che tutto il mondo ci invidia ma che, nella nostra realtà, paradossalmente, non trovano spazio per svolgere quella attività assistenziale imprescindibile per la didattica e la ricerca nei settori clinici. La Preside lamenta ancora una volta la non più accettabile condizione del personale universitario (Docenti e personale tecnico) che da anni opera all’interno del S. Salvatore “a titolo gratuito”, una condizione, questa, che dovrebbe rappresentare un “transitorio” ma che nella nostra realtà è di fatto stabile, in alcuni casi addirittura da decenni. E’ doveroso ricordare, ancora una volta, che
Piazzale Salvatore Tommasi, 1 – 67100 L’Aquila, Fraz. Coppito 1
UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DELL’AQUILA
FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA
siamo l’unica sede in Italia in cui discipline fondamentali nella formazione del Medico, quali Anatomia Patologica, Cardiologia, Urologia, Ortopedia, e altre non sono convenzionate nella ASL di riferimento. A questo si aggiunge l’assurda situazione che vede professori di area clinica per i quali la legge di Stato sancisce il “diritto/dovere” di svolgere attività assistenziale, che sono in attesa in alcuni casi da oltre un trentennio di poter svolgere il proprio lavoro nell’Ospedale di riferimento della Facoltà di Medicina, quello stesso Ospedale alla cui nascita l’Ateneo aquilano ha concretamente contribuito.
Insomma – afferma la Preside amareggiata – continuiamo a sentirci “ospiti indesiderati” o, al massimo, “tollerati” laddove non si tocchino interessi politici che nulla hanno a che fare con quelli dell’istituzione universitaria e che nulla dovrebbero avere a che fare con gli interessi della collettività e della sanità pubblica. La “questione Galzio” si commenta da sola….
Appena il caso forse di ricordare le polemiche generate solo qualche mese fa dalla strutturazione di Docenti Universitari presso la ASL di Teramo e gli attacchi clamorosi e del tutto fuori luogo nei confronti dell’Università che hanno portato persino alla richiesta di dimissioni del Rettore e della Preside……Mi piacerebbe, aggiunge la Preside, poter percepire dagli attori di allora la stessa intensità di preoccupazione e lo stesso “coinvolgimento” verso ciò che sta realmente accadendo nella nostra città e nei confronti della nostra Università.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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