L’AQUILA – Chi incontra per la prima volta il Teatro di Figura resta naturalmente stupito, si addentra inevitabilmente nell’atmosfera incantata del mondo delle figure che con il gioco teatrale prendono vita. Oggetti, burattini, marionette raccontano dalla grande letteratura alla fiaba. Il Progetto “Mani che Parlano” – I° Festival di Teatro di Figura, ideato e promosso dall’Associazione Culturale ‘Dedalus’ e realizzato grazie ai fondi Por-fesr 2007-2013, è questo e molto di più. E’ un viaggio attraverso la poesia della Divina Commedia con “L’Inferno di Dante”. E’ uno spettacolo Itinerante con parata delle sculture in movimento nella “Festa delle Luci”, che si terrà il 13 dicembre nel Centro Storico di Fontecchio (ore 18) quando, strane e lucenti figure bianche si staglieranno nei bui vicoli del vecchio borgo mescolate a suoni e suadenti melodie. Ma è anche la parata di pupazzi giganti, che ballano al suono di un’orchestrina di fiati per festeggiare il Natale nel Centro storico di Barisciano, atteso per il 22 dicembre (ore 17). E per Natale, ‘Mani che Parlano’ si trasforma in una Rassegna di spettacoli di Teatro di Figura per le famiglie che coivolge compagnie provenienti da tutta Italia: Tatro Dedalus (L’Aquila); Teatro Verde (Roma); Teatro del Rimbalzo (Alessandria); Il Draghetto (Roseto); Ruinart (Firenze); Oltre il Ponte (Torino); Teatrino dell’Es (Bologna). Senza dimenticare la festa dell’Epifania a Poggio Picenze con “Bolle d’aria” , un’animazione teatrale che avrà inizio alle 11 e farà entrare il pubblico d’ogni età in una sarabanda di sorprendenti giochi con giganteschi e leggeri giocattoli ad aria.

 

Un cartellone di appuntamenti – quelli elencati sono una piccola parte – che coinvolge le comunità di Fontecchio, Barisciano, S. Demetrio e Poggio Picenze che hanno visto nel progetto un’occasione culturale per migliorare la qualità della vita della loro comunità. Lo spiega bene il Direttore artistico del progetto Manuela Del Beato: “Il teatro di figura – dice il Direttore artistico di “Mani che Parlano” – ha la grande capacità di portare in sala grandi e piccini trascinandoli in un’esperienza che non ha i confini dell’età. In questo genere teatrale l’adulto torna ad essere un pò animista, come il bambino che da ‘anima’ a fenomeni naturali, esseri viventi e oggetti inanimati. Esso si fonda sulla meraviglia, lo stupore che questo suscita, che ci riporta ad un archetipo d’innocenza. L’adulto che guarda uno spettacolo di teatro di figura ricontatta dentro di sé l’anima di bambino che non smette mai di nascondersi ai nostri occhi di adulti”. “Attraverso i fondi stanziati dall’UE (Por-fesr 2007-2013) – spiega la Dirigente del Servizio Politiche Culturali Regione Abruzzo, Paola Di Salvatore- il Servizio Politiche Culturali, ha voluto coinvolgere le realtà culturali ricadenti nell’area del cratere affinchè potessero esprimere, attraverso significativi progetti culturali, l’identità culturale del territorio abruzzese, riuscendo a coniugare l’esigenza di una coesione sociale, di nuovi luoghi di incontro, nel superamento delle macerie del cuore e pensare a nuovi orizzonti in cui la cultura, intesa come musica, teatro, danza, arti visive, potesse divenire l’elemento di ricostruzione e di identità della città dell’Aquila”

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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