L’AQUILA – Finalmente dopo venticinque anni dall’erezione, il prossimo otto dicembre alle ore 18.00 verrà consacrata dall’arcivescovo Molinari la nuova chiesa parrocchiale di san Mario alla Torretta progettata dall’architetto aquilano Leonardo Nardis. L’ opera, costata circa due milioni e mezzo di euro, è stata finanziata totalmente con i fondi che hanno devoluto i fedeli italiani, sottoscrivendo l’otto per mille alla Chiesa Cattolica.
La parrocchia fu eretta il 1 agosto del 1986 dall’allora arcivescovo Mario Peressin, che la dedicò a san Mario martire e la affidò a don Arturo Buhring, primo parroco. Il complesso sacro sorge proprio al centro del quartiere, su un terreno acquistato in passato dalla diocesi, e al suo interno include la chiesa parrocchiale di 500 mq, la cappella feriale di 70 mq, il battistero e l’abitazione del parroco. Le aule per la catechesi ed il grande salone parrocchiale al piano inferiore sono momentaneamente occupate dall’Istituto di Scienze Religiose, che dopo il terremoto vi si è trasferito in attesa di costruire un’altra struttura.
L’aula liturgica e i principali ambienti del complesso sono stati realizzati da alcuni artisti locali. Marino Di Prospero, scultore di Tornimparte, ha scolpito l’altare con la pietra bianca di Vigliano con la quale sono stati realizzati anche l’ambone della proclamazione della Parola, la sede del celebrante principale e il fonte battesimale. L’aquilano Francesco Pietropaoli è invece l’autore del Cristo Risorto, posto proprio sopra l’altare a cui fa sfondo una preziosa vetrata colorata.
“La nuova chiesa – afferma l’attuale parroco della Torretta, don Giulio Signora, trepidante per l’imminente inaugurazione – si presenta come un ambiente austero e sobrio e del tutto moderno. Non ci sono statue, ma le raffigurazioni di san Mario e della moglie santa Marta, sono rese con una bella vetrata artistica al lato del presbiterio”.
Felicità per la consacrazione della chiesa è stata espressa anche dal primo parroco don Arturo Buhring. Al sacerdote è toccato il duro compito di formare l’identità parrocchiale, celebrando prima in un garage di un parrocchiano e poi nelle chiese delle parrocchie vicine. “L’apertura della tanto attesa chiesa di san Mario – afferma il sacerdote – è e può essere sempre più un grande segno di unità, di rinascita.”
Grande soddisfazione è stata espressa anche da Molinari, che, dal suo ritorno all’Aquila come arcivescovo, si è instancabilmente adoperato per dotare il quartiere della Torretta di una chiesa parrocchiale. Riprendendo le parole di Giovanni XXIII l’arcivescovo afferma sul quindicinale “Vola”: “La parrocchia è la fontana che offre a tutti l’acqua rigenerante della Parola di Dio, dell’Eucarestia, dell’educazione alla vita buona del Vangelo (per tutti ma in particolare per i giovani!). Mi auguro – conclude l’arcivescovo – che la chiesa di S. Mario possa essere luogo di incontro, di preghiera e di crescita prima di tutto per i credenti. Ma anche luogo di sincera accoglienza per tutti coloro che sono in ricerca, per ogni uomo e donna di buona volontà che sono parte viva di questa comunità”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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