L’AQUILA – Gli agenti della Squadra mobile della Questura dell’Aquila, stanno eseguendo in queste ore dei sopralluoghi all’interno dell’ospedale dell’Aquila in quanto si sospetta un presunto caso di smaltimento illegale di rifiuti tossici. In particolare gli investigatori si trovano nei sotterranei del nosocomio aquilano a poca distanza dalla sala in cui vengono effettuate le autopsie. Gli inquirenti sospettano che feti, sangue e pezzi anatomici da oltre un anno anziche’ essere smaltiti secondo le norme di legge, venivano conservati. Sull’indagine viene mantenuto il piu’ stretto riserbo.

E’ terminata con il sequestro di circa 500 metri quadrati di un locale vicino a dove prima del terremoto si facevano le autopsie, presso l’ospedale “San Salvatore” dell’Aquila, l’ispezione condotta stamane dagli agenti della Squadra mobile della Questura dell’Aquila.

Gli investigatori avrebbero ritrovato feti, pezzi anatomici, sacche di sangue, sostanze ematiche provenienti da autopsie, da interventi chirurgici. Rinvenuti anche medicinali scaduti, ritenuti altamente tossici per la salute. Il sospetto e’ che questi materiali venissero conservati e non smaltiti secondo le norme di legge.

Gli imballaggi sono stati lasciati all’interno dell’area sequestrata dall’autorita’ giudiziaria, in attesa dell’arrivo di tecnici specializzati nell’utilizzo di sostanze tossiche e speciali. La squadra mobile mantiene il massimo riserbo sull’operazione coordinata dal sostituto procuratore Roberta D’Avolio, iniziata da alcune segnalazioni anonime. Al momento non stati emessi avvisi di garanzia.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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