L’AQUILA – Apprendiamo con piacere che anche alcuni politici regionali solo ora si interrogano su dove siano finiti i 280 milioni di euro, mancanti all’appello del costo complessivo del progetto C.A.S.E. E’ doveroso ricordare che singoli cittadini, l’Associazione Onlus ” Cittadini per i Cittadini”e l’Assemblea cittadina dell’Aquila stanno rivolgendo tale domanda dal febbraio 2010, purtroppo inascoltati dai rappresentanti politici e, spesso, anche dalla stampa.
Le analisi dei costi del progetto C.A.S.E. che i cittadini hanno elaborato, con i quasi nulli strumenti di informazione in loro possesso, se non quelli di una attenta e faticosa navigazione in Internet, sono state rese pubbliche non solo immediatamente, ma “in divenire”: volantini, documenti, comunicati stampa, interviste, dichiarazioni rilasciate nel corso delle tante manifestazioni, e da ultimo, nell’assemblea del 6 novembre 2011, l’intervento di una esponente dell’Assemblea cittadina, dopo l’elencazione delle risorse assegnate dal Governo con il decreto Abruzzo (400 milioni per il 2009 e 300 milioni per il 2010), delle risorse provenienti dal Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea (350 milioni per il progetto C.A.S.E.) e di quelle provenienti dalle donazioni (36 milioni dei circa 85 milioni pervenuti sul conto corrente della Protezione Civile), si concluse, per l’ennesima volta, con la seguente domanda: dove sono i circa 300 milioni di euro (importo risultante dalla differenza tra le risorse complessivamente assegnate per l’apprestamento urgente di abitazioni e i costi rendicontati sul sito della Protezione Civile)?
Occorre precisare che, ad oggi, la differenza è esattamente di 272 milioni di euro, differenza data dal totale dell’importo per lavori/servizi/forniture affidati, pari a euro 814.611.394,47 e il totale degli importi pagati, pari a euro 759.775.693,39 (una percentuale di pagamenti del 93,27% con un residuo ancora da pagare di 54.835.701,08, per una percentuale di 6,73%).
Se quelle sopra elencate sono le risultanze quasi vicine al 100%, ai terremotati, in particolare ai terremotati del Comune dell’Aquila, devono avere assegnati ancora più di duecento milioni di euro, visto che la Protezione Civile chiarisce sempre che i Fondi dell’Unione Europea e quelli delle donazioni non sono sostitutivi delle somme stanziate dal Governo, bensì aggiuntivi.
L’Assemblea cittadina continuerà nel proprio impegno, improntato alla informazione, trasparenza e partecipazione, rendendo patrimonio collettivo conoscenze ed elaborazioni.
I politici hanno sempre tanto tempo, e tanti strumenti, per intervenire. Peccato che, spesso, lo facciano troppo tardi.

ASSEMBLEA CITTADINA

 

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