L’AQUILA – Sembrano non avere mai fine gli episodi venuti alla luce di doppie forme assistenziali di cui hanno fraudolentemente fruito alcuni “furbetti” a seguito del sisma del 6 aprile 2009.

A finire nel mirino dei finanzieri della Compagnia di L’Aquila questa volta e’ stato un 35enne del capoluogo, D.F. Subito dopo l’evento sismico, ha dapprima richiesto, quale forma assistenziale, il C.A.S. (contributo autonoma sistemazione), quindi, dopo un paio di mesi e per circa un anno, ha pensato bene di fruire dell’ospitalita’ di una struttura alberghiera del capoluogo.

Gli oneri a carico del Dipartimento di Protezione Civile – Regione Abruzzo – relativi alla sola ospitalita’ gratuita presso l’albergo ammontano a circa 13.500 euro che ora l’uomo sara’ costretto a restituire, oltre al pagamento delle future spese di giustizia. L’accusa e’ di truffa in danno dello Stato e falso commesso da privato in atto pubblico. Interessata anche la Procura Regionale della Corte dei Conti per i profili di danno erariale.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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