L’AQUILA – Neanche i defunti hanno la dignità di una sepoltura immediata in un loculo dei cimiteri dell’Aquila. Già quest’ultimi versano ancora in condizioni pietose – e stiamo pur certi che l’amministrazione attiva farà partire i lavori quando saremo vicini alle elezioni -; ora ci troviamo di fronte a una situazione che ha dell’incredibile.
Negli ultimi tempi, infatti, i familiari di un congiunto venuto a mancare non possono procedere alla tumulazione di quest’ultimo in un loculo, se prima non pagano il canone per la concessione del loculo stesso. Esiste una disposizione in tal senso, che non tiene nemmeno conto che le spese che le famiglie (COLPITE DA UN LUTTO) devono pagare sono piuttosto considerevoli e che non è prevista nemmeno la rateizzazione. In parole povere, o si paga prima il loculo, oppure si deve accettare che il proprio caro venga ‘parcheggiato’ in via provvisoria, in attesa dell’assegnazione del loculo dopo che si è liquidato il dovuto.
Tale provvedimento, ingiusto moralmente ed eticamente, sta creando disagi ed umiliazioni per quei cittadini che, nel dolore e nello sconforto del lutto, devono preoccuparsi di ulteriori incombenze.
Non vi è più neanche il diritto di riposare in pace dopo la morte.
Questa vergognosa disposizione va cancellata subito. Si deve dare il diritto immediato di tumulare il defunto e chiedere alle famiglie interessate che il versamento sia effettuato nei 15-30 giorni successivi.
Prima che entrasse in vigore questa esecrabile norma, non credo che si siano mai verificati casi di non pagamento. Gli aquilani sono persone serie.

Emanuele Imprudente
Consigliere comunale dell’Aquila

 

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