L’AQUILA – 255 euro al mese. Tanto costa mediamente in Abruzzo mandare il proprio figlio all’asilo nido comunale, per una spesa che rimane comunque al di sotto della media nazionale (pari a 302 euro). Inoltre Chieti si attesta al sesto posto tra le citta’ meno cara d’Italia per le rette degli asili nido comunali, superata solo da Catanzaro (80 euro), Vibo Valentia (93), Cagliari (133), Roma (146) e Reggio Calabria (158). I dati sono frutto di un’ indagine condotta da Cittadinanzattiva. Dura la vita per le giovani coppie, fra difficolta’ nel far accedere i propri figli ad asili comunali, alti costi e disparita’ economiche anche all’interno della stessa regione: si registra una differenza di 168 euro tra il capoluogo abruzzese piu’ caro, Pescara (330 euro), e il meno caro, Chieti (162 euro). In positivo, dal 2006/07 ad oggi, le tariffe in Abruzzo sono rimaste invariate. L’analisi, svolta dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva ha considerato una famiglia tipo di tre persone (genitori e figlio 0-3 anni) con reddito lordo annuo di 44.200 euro e relativo Isee di 19.900 euro. I dati sulle rette sono elaborati a partire da fonti ufficiali (anni scolastici 2009/10 e 2010/11) delle Amministrazioni comunali interessate all’indagine (tutti i capoluoghi di provincia). Oggetto della ricerca sono state le rette applicate al servizio di asilo nido comunale per la frequenza a tempo pieno (in media, 9 ore al giorno) e, dove non presente, a tempo ridotto (in media, 6 ore al giorno), per cinque giorni a settimana. In Abruzzo, dall’analisi di dati in possesso al Ministero degli Interni e relativi al 2009, ci sono 54 asili nido comunali per 1.979 posti disponibili. A livello regionale, il 27% dei richiedenti rimane in lista di attesa, a fronte di una media nazionale del 25%. Il maggior numero di asili e’ presente in provincia di Chieti (20, con 769 posti). “In tema di asili nido comunali” commenta Antonio Gaudioso, vicesegretario generale e responsabile delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva, “l’Italia sconta un ritardo strutturale ormai conclamato, espressione di una attenzione alle esigenze delle giovani coppie vera solo sulla carta, pur se sbandierata ad ogni campagna elettorale. Purtroppo i tagli agli enti locali previsti dall’attuale manovra finanziaria non faranno che peggiorare la situazione dal punto di vista sia della qualita’ del servizio che dei costi. Il dato di fondo resta sempre l’enorme scarto esistente tra le esigenze delle famiglie e la reale possibilita’ di soddisfare tali esigenze, tenuto anche conto che ormai per una famiglia la spesa media mensile per la retta del nido comunale ammonta al 12% della spesa media mensile totale.” Facendo un confronto tra i posti disponibili e la potenziale utenza (numero di bambini in eta’ 0-3 anni) in Abruzzo la copertura potenziale del servizio e’ del 4,6%, a fronte di una media in Italia del 6,2%.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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