L’AQUILA – E’ stata rinviata al 15 ottobre l’udienza relativa al processo alla Commissione grandi rischi accusata dalla Procura della Repubblica dell’Aquila di aver fornito informazioni rassicuranti alla popolazione gia’ alle prese da mesi con uno sciame sismico al termine della riunione del 31 marzo 2009, a cinque giorni dalla tragica scossa che ha causato la morte di 309 persone.

Il giudice Marco Billi ha deciso di concedere due settimane dopo che le difese e una delle parti civili hanno presentato un’istanza di nullita’ del processo. Il motivo che era gia’ stato sottolineato in un’istanza di rinvio presentata all’inizio del dibattito e’ legato al ritardo nella consegna dei documenti da parte della cancelleria che, secondo i ricorrenti, aveva impedito l’esame degli stessi e la convocazione dei contro testimoni. La prima istanza era stata rigettata dopo una breve camera di consiglio.

In particolare gli avvocati della difesa e dell’Avvocatura dello Stato (questi ultimi in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei ministri) hanno lamentato la mancanza di alcuni volumi della relazione Barberi sulla vulnerabilita’ degli edifici (poi crollati a seguito del sisma del 6 aprile del 2009) e una decina di dvd, tra questi le copie del film “Draquila” di Sabina Guzzanti.

Gli imputati sono Bernardo De Bernardinis, all’epoca vice capo della Protezione civile, e Mauro Dolce, direttore dell’ufficio rischio sismico della Protezione Civile, Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi rischi, Enzo Boschi, all’epoca presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto case, e Claudio Eva, ordinario di fisica dell’Universita’ di Genova. Le ipotesi di reato sono di omicidio colposo, lesioni e disastro colposi.


TERREMOTO: GRANDI RISCHI; FAMILIARI DELUSI PER RINVIO UDIENZA

“Se avessero messo tutta quest’attenzione ai dettagli, agli aspetti formali, in quella riunione prima del terremoto”. Questo il commento amareggiato del chirurgo aquilano Vincenzo Vittorini, gia’ presidente dell’associazione di familiari delle vittime “309 martiri” che nel terremoto ha perso la moglie e la figlia, oggi nel corso dell’udienza del processo alla Commissione grandi rischi.

Anche nel secondo appuntamento sono stati numerosissimi i familiari presenti in aula. Notevole la delusione dopo lo slittamento. “A prescindere dal merito della questione – ha precisato Vittorini – se ci fosse stata questa cura in quella famosa mezz’ora di riunione della Grandi rischi, oggi forse non ci troveremmo qui”. Vittorini si e’ dimesso dalla presidenza dell’associazione perche’ candidato a sindaco alle elezioni del 2012.

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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