L’AQUILA – Sabato 1 e domenica 2 ottobre, dalle ore 15.00 alle 19.00, presso il Monastero di Santo Spirito ad Ocre, si terrà il convegno “Archeologia del passato, archeologia del futuro”, dedicato al tema del rapporto tra società, patrimonio culturale e artistico e qualità della vita.

Il convegno, organizzato in collaborazione con l’associazione Amici dei musei d’Abruzzo, è l’evento conclusivo della XII edizione del Festival internazionale di musica “Pietre che cantano”, che ha visto il territorio aquilano, la città e i bellissimi borghi storici della valle dell’Aterno, teatro di dodici eventi concertistici e di teatro musicale, che si sono tenuti nel mese di agosto.

All’incontro parteciperanno rappresentanti di istituzioni pubbliche e private, del mondo accademico, e della società civile che, attraverso l’azione di gruppi ed associazioni, partecipa con propri progetti al recupero e alla salvaguardia del patrimonio.

Nella prima giornata, sabato 1 ottobre, saluteranno gli intervenuti con un messaggio di benvenuto il Sindaco di Ocre, Ing. Fausto Fracassi, e la prof.ssa Luisa Prayer, direttore artistico del Festival. Aprirà i lavori l’intervento dell’avv. Paola Di Salvatore, dirigente del Servizio politiche culturali, essendo stata realizzata, la XII edizione del Festival internazionale di Musica “Pietre che cantano”,  con il sostegno del fondo europeo di sviluppo regionale POR-FESR 2007-2013 dell’Assessorato alle politiche culturali – Servizio politiche culturali della regione Abruzzo.

Seguiranno quindi gli interventi del Presidente della Fondazione Carispaq, Roberto Marotta, l’architetto Maurizio D’Antonio del Provveditorato alle Opere Pubbliche, Emanuela Ceccaroni la Soprintendenza ai Beni archeologici  i sindaci Fausto Fracassi (Ocre), Sabrina Ciancone (Fontecchio), Umberto Giammaria (Tornimparte), l’assessore al comune dell’Aquila Stefania Pezzopane, l’architetto Leonardo Nardis dell’Ufficio Beni culturali dell’Arcidiocesi, Andrea Tatafiore della delegazione aquilana del FAI, esponenti del mondo accademico (università dell’Aquila, Firenze, Pescara), Germana Galli dell’Associazione Amici dei Musei d’Abruzzo.

Domenica 2 ottobre, saranno presentati i progetti di recupero promossi da gruppi e comitati di cittadini. Saranno presenti i progetti di Noi L’Aquila con Google, Soroptimist International di L’Aquila, Fotoclub 99, Liceo scientifico Bafile, Collettivo 99/giovani tecnici aquilani, Borghi attivi, Spazio della memoria di Fontecchio, MISA di Pescomaggiore, Policentrica etc.

Luisa Prayer, direttore artistico del festival, presenta così l’iniziativa: «Questo appuntamento esplicita la profonda relazione di simbiosi tra musica e patrimonio artistico, sviluppata dal nostro festival, nell’arco di dodici edizioni: i nostri concerti sono stati sempre presentati nelle sedi di maggior rilevanza artistica ed architettonica del territorio aquilano, con l’intento di far conoscere e valorizzare l’arte abruzzese. Tanto più, dopo il terremoto, ci corre l’obbligo di ricordare l’importanza di questo patrimonio, per scongiurarne la dispersione. Inoltre le esperienze maturate all’Aquila, in questi due anni, possono essere utili ad una riflessione più ampia sul tema della tutela, e testimoniano di una realtà sociale che si pone responsabilmente come interlocutore attivo del processo di ricostruzione. Le tecnologie di ricostruzione sperimentate qui, insieme agli studi condotti sui temi del recupero e della salvaguardia delle opere d’arte, con il concorso delle più qualificate professionalità italiane ed internazionali, hanno fatto della città un centro internazionale di elaborazione scientifica.»

In allegato il programma

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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