L’AQUILA – “Nei prossimi giorni avanzero’ una proposta formale ai parlamentari abruzzesi affinche’ si facciano promotori di un’iniziativa di legge in favore degli orfani del terremoto. Dopo la commozione seguita ai primi giorni, infatti, sembrerebbe che lo Stato italiano si sia dimenticato di queste persone”. Lo afferma il consigliere provinciale dell’Aquila, Pierpaolo Pietrucci. “Si tratta – spiega – spesso di giovani che hanno perso un genitore, e talvolta entrambi, nella notte del 6 aprile, in molti casi assieme alla propria casa e al proprio lavoro. A questo dramma si accompagna, e a volte si sovrappone, quello di quanti, recuperati dalle macerie, hanno riportato danni e invalidita’ permanenti che impediscono loro di lavorare o di essere autonomi. Ricordo che, quasi sempre, parliamo di persone giovani. Ragazzi che avevano una famiglia, una casa, un lavoro e che, nel giro di una manciata di secondi, hanno perso tutto: affetti, beni, sicurezza. Il terremoto – prosegue il consigliere – ha tolto a queste persone anche il futuro e, rispetto a questo dramma, l’indennizzo da parte dello Stato non puo’ certo essere quello di un alloggio da occupare per qualche tempo. Occorrono provvedimenti di legge a garanzia del loro futuro. Norme che, cosi’ come e’ accaduto per gli orfani e gli invalidi di guerra, prevedano una riserva di posti pubblici e istituiscano una corsia preferenziale nei concorsi pubblici in favore di chi ha perso un genitore o abbia riportato invalidita’ a causa del sisma. O ancora norme che prevedano l’esenzione dalle tasse di successione, almeno sulle case inagibili, un indennizzo economico, facilitazioni per estinguere i mutui che avevano contratto i loro genitori, consulenze giuridiche di orientamento nelle scelte. Sono gia’ trascorsi oltre due anni dal terremoto – prosegue Pietrucci – senza che nessun provvedimento in tal senso sia stato intrapreso dal Governo e pertanto e’ giunto il momento di avviare iniziative, concrete e decise, che consentano di avviare un iter legislativo volto alla tutela delle altre ‘vittime del sisma’. Persone, come ripeto, in molti casi giovani o giovanissime, che lo Stato non puo’ dimenticare e che non devono essere lasciate sole o abbandonate alla carita’ delle persone volenterose. Non si tratta di polemica politica (non sono candidato alle prossime elezioni amministrative), ma di una battaglia sacrosanta a tutela di un diritto fondamentale. Il mio appello e’ rivolto ai parlamentari e al commissario Chiodi, affinche’ si faccia portavoce presso il Governo di quello che rappresenta un capitolo vergognoso nella storia della ricostruzione”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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