L’AQUILA – Nello scorso mese di giugno, a L’Aquila, i componenti del Patto per lo Sviluppo hanno formalmente istituito l’Unita’ per le Aree e le situazioni di Crisi che e’, insieme alla Consulta regionale per lo sviluppo, uno degli strumenti principali per l’attivazione del Patto stesso.

Mentre la Consulta, che e’ costituita dai rappresentanti designati dai firmatari del documento, provvede ad individuare le priorita’ e le tematiche di intervento per il rilancio dell’Abruzzo, l’Unita’ di Crisi e’ l’Organismo, a composizione ridotta, di interlocuzione con i Ministeri e le parti sociali per la governance dei territori e delle aziende abruzzesi in difficolta’ economica e occupazionale.

L’Unita’ di Crisi vuole di fatto anticipare le crisi aziendali, al fine di gestire le soluzioni in maniera efficace e preventiva. E’ un Organismo regionale tecnico indipendente, ma strettamente collegato alla Consulta, composto dagli assessori regionali Alfredo Castiglione (Sviluppo Economico), Paolo Gatti (Politiche Attive del Lavoro) e Mauro Di Dalmazio (Energia e Ambiente), da esperti economisti, da un componente delle Associazioni sindacali, da un delegato delle Associazioni datoriali, da un rappresentante del Sistema del Credito e da Abruzzo Sviluppo SpA che, su indicazione della Regione, coordina tutte le attivita’ connesse al Patto in qualita’ di Segreteria tecnica.

A breve, inoltre, sara’ designato tra i componenti dell’Unita’ anche un rappresentante dei Poli d’Innovazione. L’Unita’ analizza, di volta in volta, le opportunita’ di riallocazione e riconversione di aziende o gruppi di aziende in fase di dismissione, liquidazione o cessazione per evitare la dispersione del capitale materiale e umano della regione.

Attenzione particolare viene riservata, da quest’Organismo, alle aree interne, al fine di consentire una omogenea programmazione strategica territoriale, attraverso un unico modello di sviluppo insieme alle zone costiere. Dopo aver preso in esame le aree di crisi individuate in Abruzzo (Valle Peligna, Val Vibrata e Val Sinello, definite da apposite Delibere di Giunta, e la cosiddetta “area cratere”, istituita con Delibera del Consiglio dei Ministri), nonche’ le crisi aziendali per le quali sono aperti tavoli di confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, attualmente l’Organismo si sta raccordando con gli attori istituzionali ed economici che operano nelle aree di riferimento per esaminare ed eventualmente aggiornare gli atti amministrativi, i percorsi istituzionali definiti e le azioni gia’ intraprese.

Nel corso dell’ultima riunione, svoltasi lo scorso 12 settembre, i componenti dell’Unita’ di Crisi hanno avviato un percorso di condivisione con il territorio per individuare progettualita’ e nuovi insediamenti industriali che possano beneficiare dei Contratti di Sviluppo, il nuovo strumento agevolativo che intende favorire l’attrazione di capitali esteri e la realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni, in particolare nel Mezzogiorno, e che sara’ operativo dal prossimo 29 settembre.

Patto per lo sviluppo. Ugl: “A Palazzo Chigi con coesione intenti”

“Apprendiamo con soddisfazione che il presidente Gianni Chiodi sia riuscito ad ottenere una data certa (21 setembre, ndr) per l’incontro con il Governo. Appare indispensabile, ora, cosi’ come abbiamo sostenuto nei giorni scorsi, ritrovare la coesione d’intenti di tutti i componenti del Patto”. Lo afferma il segretario generale della Ugl Abruzzo, Piero Peretti. “La Consulta straordinaria del Patto, fissata alle ore 9 di sabato 17 settembre a Pescara – rileva infine Peretti – offrira’ l’opportunita’ per ricompattare tutte le componenti ed arrivare all’incontro a Palazzo Chigi con una piattaforma condivisa”.

Uil: “Non trascurare i FAS”

“E’ importante che il presidente Chiodi sia riuscito a fissare l’incontro con il Governo aprendo una finestra di attenzione per l’Abruzzo pur nel marasma dei conti pubblici nazionali. Il risultato immediato operativo che ci prefiguriamo e’ lo sblocco del FAS Abruzzo, con relativa delibera CIPE”. Ad affermarlo e’ il segretario generale della Uil Abruzzo, Roberto Campo. Non dobbiamo pero’ commettere l’errore di trascurare il FAS Nazionale: l’incontro con il Governo – dice Campo – dovra’ servire anche a delineare un percorso certo per ottenere il finanziamento delle infrastrutture abruzzesi e del Master Plan, chiarendo le modalita’ affinche’ il decreto terremoto venga applicato contemporaneamente in tutte le sue parti (ricostruzione e sviluppo). Nell’incontro con il Governo – conclude Campo -e’ doveroso che l’Abruzzo dia prova di grande compattezza, valorizzando il riordino dei conti pubblici regionali in corso ma anche rappresentando la necessita’ che al rigore si accompagni la crescita, stimolata anche dagli investimenti pubblici”

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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