L’AQUILA – Sta facendo il giro del web e degli ambienti politici la notizia che il presidente della Regione Abruzzo annuncierebbe le proprie dimissioni da Commissario per la Ricostruzione, Commissario Straordinario alla Sanità, Governatore appunto. Ma la mai è una bufala. Un “pesce di settembre” costruito ad arte per movimentare un pò la giornata del Commissario e del suo staff che deve subito correre ai ripari.

Ecco il testo integrale della mail pubblicata sulla testata Primadanoi

—-Messaggio originale—-Da: commissarioperlaricostruzione@gmail.comData: 6-set-2011 9.02A:

Ogg: Comunicato Presidente Regione Abruzzo 6 settembre 2011
Cari abruzzesi,In questa giornata particolare in cui tanti di voi sono nella mia città in occasione dello sciopero generale, sento il bisogno di parlarvi con il cuore in mano e riconoscere tutti i miei errori e le mie colpe.Pur avendolo sempre difeso, non posso più negare l’incapacità di questo governo, che non riesce a elaborare una manovra finanziaria credibile ed equa. Devo ammettere che i tagli a Regioni e Comuni non consentiranno di garantire i servizi essenziali ai cittadini e l’Abruzzo pagherà un prezzo ancora più alto perché è già una regione in declino in termini di economia e occupazione.Dopo aver vinto le elezioni sull’onda dello scandalo di Sanitopoli, ho tentato, come Commissario, di ripianare il debito della Sanità regionale, ma purtroppo ho sbagliato tutto. Siamo riusciti solo a chiudere ospedali e reparti, accentuando la precarietà dei lavoratori e peggiorando di conseguenza tutti i servizi. Oggi alcune visite specialistiche all’ospedale dell’Aquila richiedono anche due anni di attesa e per questo siamo stati costretti a rivolgerci ai privati, vanificando gli sforzi per il risparmio e tornando di nuovo ad incentivare solo loro!Per di più, hanno arrestato anche il mio assessore alla Sanità, Venturoni! E’ vero che i suoi guai giudiziari sono legati in realtà a questioni che riguardano i rifiuti, ma è vero pure che anche lì siamo vicinissimi al collasso e ad un nuovo commissariamento. Devo ammettere che la mia formula “più discariche e più inceneritori” sembra essere fallita, mentre la magistratura e altri enti locali in Italia si ostinano a sostenere che le ditte a cui ci siamo affidati siano vicine alla criminalità organizzata. Devo ammettere il mio fallimento anche come Commissario alla Ricostruzione. Non c’è convegno con grandi saggi (che effettivamente ci sono costati un po’ troppo…) o conferenze stampa che tengano: ormai tutti si sono accorti che la ricostruzione è di fatto inesistente! I tanti soldi spesi per strutture tecniche di missione, esperti, vice commissari, hanno portato solo all’elaborazione di una quantità di norme, decreti e circolari nelle quali ormai mi confondo persino io!Ammetto poi che ho preferito compiacere il governo piuttosto che rappresentare i vostri bisogni e interessi e non sono riuscito a far passare nessun incentivo fiscale ed economico per il rilancio dell’economia nel cratere sismico; altri presidenti di regione, anche di centro destra, hanno saputo fare molto meglio di me. Capisco perciò che molti aquilani abbiamo nei miei confronti un certo risentimento; tra l’altro, hanno preso molto male il tentativo di dirottare nel debito della sanità i soldi dell’assicurazione del loro ospedale danneggiato dal terremoto e non vedono affatto di buon occhio l’idea del mio manager Silveri di vendere l’ex manicomio di Collemaggio, sempre per ripianare questo maledetto debito!Riconosco che non posso dare tutti i torti agli aquilani: in due anni e mezzo non sono riuscito a far ristrutturare nemmeno le case popolari della Regione, persino quelle lievemente danneggiate! E la città è ancora sommersa dalle macerie, anche se avevo promesso di volerle togliere addirittura con un servizio di funicolari. Per non parlare della casa dello studente costruita con soldi pubblici e data in gestione alla Curia, dei fondi destinati a scuole e trasporti di cui solo una piccola parte è arrivata alla città più colpita dal sisma e molte altre cose. Più volte, poi, mi avete manifestato una incomprensibile ostilità verso grandi opere come il metanodotto, che passa proprio sulla faglia di un territorio sismico, o l’estrazione petrolifera in uno dei tratti più caratteristici della nostra costa. Insomma, è veramente troppo anche per me!

Vi chiedo scusa per questi anni di malgoverno e rassegno, umilmente, le mie dimissioni da:

1. Commissario per la Ricostruzione dei territori colpiti dal sisma,

2. Commissario Straordinario alla Sanità,

3. Governatore della Regione Abruzzo.Sperando nella vostra comprensione.

Il sempre Vostro Gianni Chiodi

Funzione Comunicazione SGE Commissario Delegato per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 6 Aprile 2009 (OPCM 3833/2009)SGE – Struttura per la Gestione dell’EmergenzaFunzione Comunicazione e mass media, urp e informaticac/o Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di FinanzaVia delle Fiamme Gialle – 67010 Coppito – L’Aquilae-mail comunicazione@commissarioperlaricostruzione.it

Solidarietà del gruppo Pdl

Oggi è stata dapprima diffusa una falsa comunicazione email a firma Gianni Chiodi con la quale si voleva far credere che il Presidente si fosse dimesso dai suoi incarichi, e poi un gruppo quasi inconsistente di manifestanti (sette o otto persone) a Teramo, è andato a protestare addirittura sotto la sua abitazione, urlando sogan e invocando anche in questo caso le sue dimissioni.

Sui due fatti è intervenuto con un commento il portavoce del Gruppo consiliare del PDL alla Regione Abruzzo, Riccardo Chiavaroli.
“Al Presidente Chiodi e alla sua famiglia – dice Chiavaroli – va innanzitutto la solidarietà dell’intero Gruppo Consiliare del PDL per fatti incresciosi che nulla hanno a che fare con la politica, ma che certo turbano le persone nel loro aspetto piu’ personale”.

Il portavoce prosegue poi affermando : “pur se diversi fra loro nelle forme, i due episodi odierni contro il governatore Chiodi non vanno sottovalutati perchè sintomo di una malapolitica che sfugge al confronto e preferisce l’attacco proditorio non all’eventuale avversario ma al ‘nemico’ “.

“Non intendiamo drammatizzare quanto accaduto, conclude Chiavaroli, ma chi ritiene di adottare di nuovo simili inqualificabili metodi, stia pur certo che non serviranno ad intimorci perchè, da autentici democratici, siamo consapevoli che la forza delle noste idee riformatrici unite alla determinazione del Presidente Chiodi, ci porteranno a superare momenti delicati e spiacevoli come questi, anche grazie al consenso degli degli abruzzesi che sentiamo ogni giorno esserci vicini”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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