Paganica, no al progetto della sapienza. alla ricostruzione penserà il comune
L’AQUILA – Paganica avrà presto un progetto di ricostruzione ma a farlo non sarà più l’università La Sapienza – come era emerso nei giorni scorsi – bensì il comune dell’Aquila. Lo studio e il progetto dell’ateneo romano sono stati bocciati senza mezzi termini dall’assessore Di Stefano, che ieri ha incontrato, in una lunga riunione, i cittadini paganichesi. “Quello fatto dalla Sapienza è un progetto con appena 17 tavole, di gran lunga inferiore rispetto a quello effettuato ad esempio per Onna” ha detto l’assessore. “Come si può chiamare piano di ricostruzione un lavoro del genere?”
Ad illustrare il progetto del Comune erano presenti, assieme a Di Stefano, anche il sindaco Cialente (reduce dalla sfuriata al Tavolo degli Enti di ieri mattina) e i presidenti degli ordini professionali Gianlorenzo Conti (per gli archietti) e Paolo De Santis (per gli ingegneri).
Fra il Comune e i tecnici, negli ultimi tempi, sembra essersi creata una certa sintonia: sia l’uno che gli altri hanno iniziato a mettere seriamente in discussione i piani di ricostruzione. Anche se, all’origine di questo dietrofront, ci sono ragioni e interessi diversi. Gli ordini, più che ai piani di ricostruzione in sé, sono contrari soprattutto al coinvolgimento delle università, mentre ormai Cialente sembra avversare i piani tout court (ieri li ha definiti “una buffonata”)
Per Paganica, dunque, la strategia del Comune dovrebbe essere simile a quella proposta per il centro storico dell’Aquila: allargamento delle aree a breve su cui intervenire subito e, in simultanea, presentazione del progetto di ricostruzione vero e proprio (“Sarà pronto a Settembre” ha detto Di Stefano). Bisognerà vedere, ad ogni modo, cosa diranno Chiodi e la struttura commissariale, visto che questo schema è stato sconfessato finora proprio da Chiodi, che invece non fa altro che ricordare a sindaci, amministratori e cittadini che i piani di ricostruzione sono la conditio sine qua non prevista dalla legge per avviare i cantieri nei centri storici e dunque vanno presentati obbligatoriamente.
I cittadini di Paganica, per il momento, sembrano aver accolto “con riserva” la proposta del Comune, che rimane ancora tutta da definire. A nessun paganichese, inoltre, è sfuggito il fatto che quello di ieri è stato il primo vero confronto sulla ricostruzione avvenuto con il Comune in più di due anni.
“Non possiamo che commentare positivamente l’iniziativa del Comune, anche se il suo progetto è qualcosa di diverso da un piano di ricostruzione, che invece è ciò che al momento prevede la legge per la ricostruzione dei centri storici dei comuni e delle frazioni” ha detto a Aquila Tv il consigliere di circoscrizione Daniele Ferella. “Vorremmo ringraziare soprattutto l’assessore Di Stefano, che si è speso e ha lavorato molto. Ci dispiace, però, che l’aministrazione si sia ricordata solo dopo due anni di informarci che per Paganica era in atto questa scelta. Potevano anche dircelo prima”
(R. C.)
