L’AQUILA – Scrive Angelo Ludovici, segretario provinciale del PdCI – Federazione della sinistra: “CGIL, CISL, UIL e Confindustria della Provincia dell’Aquila nel comunicato unitario emesso , sicuramente a scoppio ritardato, hanno evidenziato la situazione critica a livello economico e sociale in cui si vive, ma hanno commesso l’errore di guardare l’albero e non la foresta per diverse ragioni:
– la situazione di crisi della nostra Provincia non è molto diversa dalle altre; la crisi colpisce in modo orizzontale tutta la Regione e soprattutto quelle zone, aree fasce o settori che hanno trainato la nostra Regione negli anni scorsi (Val Vibrata con oltre 11 milioni di ore di cassa integrazione durante il 2010 ed il terziario di Pescara);
– il sisma del 6 aprile, sicuramente ha accentuato la crisi latente della nostra Provincia ma gli elementi di crisi strutturale antecedenti a quella data permangono e si sono accentuati;
– la grande impresa (a prescindere dai livelli occupazionali) diffusa sul territorio della Provincia aquilana non solo non solo non ha saputo o voluto svolgere il ruolo che gli compete ma sicuramente ha detratto risorse per le piccole e medie imprese;
– l’artigianato che è sempre stato un polmone della nostra realtà produttiva e che assorbe circa il 27% della forza lavoro occupata non entra pienamente nel ruolo non solo di equilibratore dei rapporti economici e sociali ma anche di trasformazione dei processi di innovazione tecnologica.
Nel momento in cui vi è una grande discussione a livello regionale, rivendicare un incontro solo ed esclusivo per la nostra Provincia potrebbe essere deviante e strumentale rispetto ad uno scontro con il governo che va sostenuto a livello regionale.
I buoi sono scappati non solo a L’Aquila ma a livello regionale.
E’ dal mese di aprile del 2009 che andiamo sostenendo che l’emergenza terremoto e l’emergenza sisma dovevano andare di pari passo a livello regionale. In questo arco di tempo le scelte operate sono andate tutte in direzione opposta.
Alla luce di ciò che è successo con la delibera del CIPE riguardante i provvedimenti del Meridione, con l’esclusione dell’Abruzzo, riconfermiamo la nostra valutazione sulla inadeguatezza della Giunta regionale e riteniamo che prima se ne va e meglio è.
Nel frattempo rivolgiamo un invito alle forze che hanno sottoscritto il documento: prendete atto che in questa fase lo scontro è soprattutto politico e le alleanze devono coinvolgere tutte le forze politiche e sociali per una grande mobilitazione”.