L’AQUILA – Il festival Pietre che cantano celebra Franz Liszt nel bicentenario della nascita con un tocco di originalità: in programma lunedì 8 agosto al Monastero di S. Spirito di Ocre alle ore 21, Années de Pèlerinage: ritratto del Musicista, una conversazione con musica su “Liszt, i Musicisti in viaggio, la Cultura” con il pianista Michele Campanella, considerato uno dei più importanti interpreti della musica lisztiana – il prossimo 30 settembre sarà a Chicago con Riccardo Muti per eseguire il Primo Concerto per pianoforte e orchestra di Liszt -, cui si affianca il musicologo Daniele Spini.
Nel corso della serata a più voci, partendo dalla vicenda biografica e artistica di Liszt, figura emblematica di musicista viaggiatore, a suo agio a Roma come a Berlino, Lipsia o Parigi, si parlerà dell’importante ruolo che i musicisti hanno svolto e svolgono nella circolazione delle nuove idee della cultura.
Partecipa alla serata anche Luisa Prayer, Direttore artistico del festival, che accompagna al pianoforte il mezzosoprano Gabriella Sborgi, interprete eclettica e brillante, per alcuni commenti musicali a tema , una serie di divertenti brani a sorpresa, da Mozart a Bernstein, passando per Rossini e Kurt Weill, che furono tutti, nel loro tempo, anche grandi viaggiatori e considerarono la musica come un veicolo di cultura capace di superare ogni confine nazionale, parlando a tutti i popoli.
Al termine dell’incontro, il pubblico potrà incontrare gli artisti partecipando a una cena organizzata dal Festival cui si accede su prenotazione e al costo di € 20.
Michele Campanella non mancherà poi di presentare Il mio Liszt. Considerazioni di un interprete, un volume edito da Bompiani che ha voluto dedicare al compositore ungherese.