L’AQUILA – Da oggi, dunque, lunedì primo agosto, i cinque dipendenti comunali distaccati alla Struttura per la gestione dell’emergenza (Sge), tornano lavorare nelle loro sedi di origine a Palazzo di Città. Ci tornano dopo una dura lettera del sindaco Massimo Cialente che li ha richiamati al loro posto dopo due anni di distacco.

Missione compiuta, dunque. Cialente può ritenersi soddisfatto, almeno all’apparenza, di aver riavuto indietro i suoi cinque impiegati. Ne aveva bisogno, aveva detto più volte. Adesso c’è solo da sperare che gli uffici comunali funzionino meglio, visto che finora sono andati un po’ col passo della lumaca, specie in alcuni settori, ma lasciamo perdere, questo è un altro discorso.

Soddisfatto Cialente, ma fino a che punto? Ora che il polverone attorno alla disputa con la Struttura per l’emergenza si avvia a diradarsi, si comincia a scorgere con maggiore chiarezza quale fosse l’obiettivo del sindaco. Egli mirava in realtà al bersaglio grosso della Sge, una struttura che gli è sempre rimasta indigesta, e in particolare a una delle sue responsabili, Paola Giuliani, dirigente capace, puntigliosa, competente e forse per questo invisa a molti, primo fra tutti proprio Cialente.

Paola Giuliani, era stata distaccata anche lei dal Comune alla Struttura per la gestione dell’Emergenza coordinata da Roberto Petullà. Era lei che Cialente voleva rimuovere, ma non ha potuto farlo perché la Giuliani è stata trasferita alla Sge con un provvedimento del Commissario straordinario Gianni Chiodi che l’ha resa di fatto intoccabile.

Ma rimuoverla perché? Per fare un dispetto a Chiodi? O perché Paola Giuliani non fa parte della cerchia di persone, dirigenti, funzionari ed amici, d’accordo in tutto e per tutto col sindaco, specie dal punto di vista politico? In effetti la Giuliani, politicamente non schierata ma con simpatie di destra, era entrata nel mirino dei comitati perché “troppo severa”, ma in realtà perché nient’affatto a suo agio con l’andazzo corrente al Comune dell’Aquila.

“Giuliani ci stai massacrando”. Questo il tenore di certi striscioni. E quando mai un dirigente s’era meritato tanta attenzione? E Cialente aveva fatto da sponda. Tuttavia non è riuscito ad andare fino in fondo e a rimuovere la Giuliani dal suo attuale incarico. Missione compiuta allora? Non direi proprio.

I cinque dirigenti tornano in Comune di fatto disperdendo il grande patrimonio di competenze acquisito, a tutto vantaggio degli assistiti, durante i due anni di permanenza alla Struttura per la gestione dell’emergenza. Potevano restare anche loro dov’erano, come la Giuliani, se Chiodi avesse voluto, ma il commissario straordinario non se l’è sentita di creare altre tensioni col sindaco, e ha fatto bene. In fondo la Struttura per la gestione dell’emergenza può andare avanti lo stesso. Per questo quella di Cialente è stata, crediamo, una vittoria di Pirro.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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