L’AQUILA – Si consuma tra mistificazioni e incomprensioni la vicenda dei ricorsi al Tar per i Comuni esclusi dal cratere sismico. Chiodi afferma a più riprese di non aver mai proposto alcun ricorso in appello e l’opposizione denuncia il contrario.

“Lo avrà fatto il dipartimento di Protezione civile nazionale – afferma lo stesso Chiodi– io ho sempre sostenuto di essere contrario”. Ieri, in tarda serata, l’ennesimo colpo di scena: Antonio Carrara esponente Pd della Valle Peligna, pubblica sul suo profilo facebook un’immagine che vi proponiamo in allegato che riporta il ricorso in appello che sarebbe stato formulato dalla “Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Commissario per l’Emergenza terremoto in Abruzzo (cioè Chiodi ndr)” contro il Comune di Prezza.

Sul profilo facebook si scatenano le considerazioni di alcuni esponenti della politica locale tra cui l’ex assessore provinciale Teresa Nannarone, che accusano il governatore di essere un “bugiardo matricolato”. Non sembra però essere esatta la dicitura “Commissario” in calce al documento, che tutti conosciamo come “Commissario per la Ricostruzione” e non come “Commissario per l’emergenza terremoto”.

Il “Commissario” in questione sembra essere piuttosto Bertolaso. Equivoco o mistificazione? Subito arriva la dura replica del coordinatore Pdl di Sulmona Fabio Federico. “Ho, più volte e personalmente affrontato la questione del ricorso in oggetto direttamente con Chiodi – dice Federico – che mi ha ribadito quale fosse la sua posizione. Chiodi sostiene che tutti gli atti firmati da lui non avrebbero potuto muoversi se non in linea di coerenza con quanto già espresso agli organi competenti. Egli, cioè, non avrebbe mai promosso il ricorso, considerava opportuno e preferibile dare esecuzione alla pronuncia rinnovando l’istruttoria nel senso indicato dal Tar del Lazio.

“Mi meraviglio della posizione del presidente della Comunità Montana Peligna , Antonio Carrara- Continua Federico- che quale rappresentante istituzionale del nostro comprensorio, non si è preoccupato di avere maggiore informazioni sulla vicenda o di avere un documentato approfondimento sulla questione”. Federico sostiene che si tratta di una polemica di natura politica, una polemica dai contorni “palesemente strumentali” per acquisire consensi. E va oltre chiedendo le dimissioni di Carrara da “presidente a vita della Comunità Montana per dedicarsi ad un impegno politico dichiarato e di diverso tipo”

Rispetto poi alle dichiarazioni dell’ex assessore provinciale Nannarone , Federico aggiunge: “Crede sinceramente di aver voluto bene alla Valle Peligna? Pensiamo di no, visti gli ultimi risultati elettorali che hanno visto lei e la sua amata presidente Pezzopane sonoramente bocciata dagli elettori. Definire bugiardo il presidente Chiodi , ha poi del risibile .

Il presidente Chiodi- conclude Federico-non ha mai nascosto le difficoltà e le necessità di compiere scelte difficili per garantire un futuro migliore all’Abruzzo, al contrario del governo provinciale, di cui l’avvocato Nannarone faceva parte, che di promesse hanno condito sei anni di amministrazione, con il risultato che tanto la città di Sulmona quanto l’intera provincia dell’Aquila hanno smesso di crederle da tempo”.

 

 

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