L’AQUILA – “Questo progetto è un’iniziativa nuova e coraggiosa. I sindaci hanno avuto coraggio ad insistere per fare questi progetti, anche se la scelta di avvalersi dell’aiuto delle università ha suscitato qualche polemica.  Capisco che qualche professionista abbia temuto di perdere qualche lavoro, ma qualunque professionista, anche il più geniale, non potrà mai disporre degli stessi mezzi di un’università. Qui è arrivato un complesso di saperi,  coordinati e messi in rete per reagire e innestare i problemi di queste comunità  in una prospettiva più ampia di ricostruzione del territorio”. Lo ha detto stamane Gianni Letta nell’intervento tenuto nel corso della conferenza di presentazione del progetto di rilancio dell’area omogenea “Della Neve” che raggruppa i comuni di Ovindoli, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo e Lucoli.

Il sottosegretario ha poi elogiato gli studenti della Sapienza, ribattezzati “gli angeli della neve,simili ai  giovani che soccorsero la  città di Firenze dopo l’alluvione e che furono definiti ‘gli angeli del fango’. Vorrei che un domani si pensasse a questi giovani n questo modo”.

Letta si è quindi soffermato a commentare il volume contenente la presentazione concettuale del progetto e ha rivolto un apprezzamento particolare al lavoro svolto dalla componente femminile della squadra che lo ha materialmente redatto: “Consentitemi di indirizzare il mio grande apprezzamento alle donne che hanno contribuito a scrivere questo libro.  Voi avete capito che va conservata l’anima dell’Abruzzo, che risiede nelle povere case e nelle povere cose che rappresentano l’autentico stile della vita di questa regione. Voi volete ricostruire inseguendo un modello innovativo ma inserito in un contesto antico che non deve assolutamente essere perduto. Lì sta la diversità del turismo in Abruzzo”.

Letta ha concluso minimizzando le polemiche e i litigi, ormai quasi quotidiani, fra le varie “anime” della ricostruzione: “I conflitti ci sono sempre stati, non devono scoraggiare nessuno. E’ giusto che in una comunità ci siano visioni diverse. Poi però bisogna essere bravi a fare sintesi, un compito che spetta soprattutto ai sindaci. Chi non ricorda le polemiche su Campo felice o su  Pescasseroli… Le polemiche  sono il sale della democrazia. Oggi vado via molto confortato perché si è intrapresa la strada giusta. Avete dato un ottimo esempio e dimostrate di avere quel passo lento ma metodico e sicuro del montanaro che, con posatezza e gradualità ma senza fermarsi mai,  arrivare fino in cima. Sono sicuro che voi arriverete in cima”

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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