L’AQUILA – L’AQUILA. Il terzo appuntamento di Spazio Jazz, rassegna promossa dalla Società Aquilana dei Concerti, si svolgerà stasera e ospiterà una celebre voce del jazz italiano Maria Pia De Vito, che torna ad esibirsi all’Aquila, questa volta insieme al pianista e compositore inglese Huw Warren.

Il luogo previsto è il monumentale Chiostro di San Domenico, in caso di maltempo Sala San Pio X al Torrione, con inizio alle ore 21.

Maria Pia De Vito, cantante, compositrice, arrangiatrice, ha studiato canto sia nell’area operistica che contemporanea e ha iniziato la carriera nel 1976. Fin dagli anni ’80 è attiva nell’ambito del jazz, collaborando con importanti musicisti quali John Taylor, Ralph Towner, Rita Marcotulli, Ernst Rejiseger, Paolo Fresu, Norma Winstone, Steve Swallow, Gianluigi Trovesi, David Linx, Joe Zawinul, Michael Brecker, Peter Erskine, Miroslav Vitous, Uri Caine, Dave Liebman, Billy Hart, Eliot Ziegmund e tantissimi altri grandi del jazz mondiale, partecipando ai più importanti festival internazionali e intraprendendo tour in Europa e in America. Coniuga il gusto per l’improvvisazione e la cura per il ritmo e la danza al canto, riscoprendo il mondo di simboli e fonemi precedenti le convenzioni formali del linguaggio. L’interesse per il song-writing e per la forma canzone la spingono a formare il gruppo “Songs from the underground”, con il quale incide nel 2007 il disco omonimo, pubblicato in allegato al settimanale l’Espresso nella collana Jazz Italiano Live. Nello stesso anno la Casa del Jazz le dedica una carte blanche. Impossibile riassumere una brillante carriera che è nota non solo agli esperti di jazz ma al grande pubblico internazionale.

Vincitore dell’ambìto BBC Jazz Award for Innovation, negli ultimi anni Huw Warren è diventato una presenza internazionale come direttore musicale e pianista della diva folk contemporanea June Tabor, con la quale collabora da più di dieci anni, nonché per il suo lavoro con il bassista Peter Herbert, lo scorso vincitore dell’Austrian Musician of the Year, e con il violinista statunitense Mark Feldman, virtuoso dell’improvvisazione. Le sue esibizioni live sono regolarmente trasmesse dalla BBC Jazz. Il suo approccio versatile e appassionato alla musica non conosce frontiere. Negli ultimi dieci anni si è costruito la fama di uno dei musicisti più sensibili ed attenti, capace di passare con facilità da un genere all’altro.

C’è da attendersi un concerto molto raffinato, con una estrema attenzione alla qualità del suono e alla creazione di atmosfere suggestive che la cornice del Chiostro e la sua acustica potranno senza dubbio esaltare.

E domani chiusura con Fabrizio Bosso e Antonello Salis

La rassegna Spazio Jazz, promossa dalla Società Aquilana dei Concerti si chiude Venerdì 8 luglio con due artisti italiani noti al grande pubblico: il trombettista Fabrizio Bosso e il pianista e fisarmonicista romano Antonello Salis.

I due artisti, già presenti in precedenti edizioni dello Spazio Jazz aquilano, si esibiscono presso il monumentale Chiostro di San Domenico, in caso di maltempo Sala San Pio X al Torrione, con inizio alle ore 21.

Due straordinari artisti.

Bosso ha acquistato la sua grande popolarità anche grazie a numerose incursioni televisive, dal palco di Sanremo alle trasmissioni di Bonolis.

Salis con la sua energia ha dalla sua parte una trentennale carriera sfolgorante che lo ha portato ad esibirsi al fianco dei più grandi del jazz mondiale.

Un incontro artisticamente singolare, in cui l’elemento fondante è la musica, piena di riferimenti, citazioni, riflessioni, improvvisazioni, dove le carte si mescolano in continuazione.

Il duo ha sempre ottenuto ottimi consensi sia di pubblico che di critica, ancor di più con la pubblicazione del loro primo lavoro in studio, “Stunt” (Parco della Musica Records).

La solidità tecnica, l’intensa interpretazione dei due, l’avvicendarsi del virtuosismo del trombettista e dell’espressione deflagrante e viscerale del pianista, permettono loro di scavare in una varietà di suoni: le improvvisazioni sono estreme ma sempre molto musicali, la vividezza dei contrasti si evidenzia in pagine note come Body & Soul, Caravan e nelle canzoni come Roma nun fa la stupida stasera.

Antonello Salis, nello stile che lo contraddistingue, esegue, improvvisa, fa dell’estemporaneità una poesia, e Fabrizio Bosso con la sua tromba ha uno sguardo rispettoso del passato che non è mai nostalgico e una visione febbricitante della modernità che desta entusiasmo.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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