L’AQUILA – “L’iter per la zona franca urbana è in dirittura d’arrivo. La Comunità Europea ha chiesto ulteriori chiarimenti, che qualche giorno fa abbiamo inviato al Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. Si tratta degli ultimi chiarimenti, che porteranno al via libero definitivo”. E’ quanto ha dichiarato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri e Segretario CIPE, Gianfranco Miccichè, intervenendo questa mattina, all’Aquila, alla conferenza stampa indetta da R.ETE IMPRESE ITALIA sulle difficoltà che investono il tessuto produttivo locale e si riflettono negativamente sull’economia dei comuni colpiti dal sisma.

La zona franca urbana“, ha tenuto a precisare l’onorevole Miccichè, “pur rappresentando un segnale di sostegno e ripresa della crescita economica, da sola non risolverà il problema dell’Aquila. La priorità assoluta resta la ricostruzione, che deve andare avanti in tempi rapidi. All’Aquila, più che in altri luoghi del nostro Paese, ho notato una forte divisione politica; c’è una corsa frenetica a trovare chi ha la colpa”.

“Rivolgo”, ha proseguito il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, “un appello alla classe politica locale a rimanere coesa. Al Presidente, Chiodi, e al sindaco dell’Aquila, Cialente, chiedo di provare a prendersi insieme i meriti della ricostruzione, invece di continuare a litigare”.

Quanto all’impegno del Governo, Miccichè ha sottolineato “il ruolo centrale del Sottosegretario, Gianni Letta, impegnato in prima fila nel sostegno all’Aquila e all’Abruzzo. Sul fronte del CIPE, sono pronto a fare la mia parte”, ha assicurato, “abbiamo appena dato mandato di operare una modifica alla delibera CIPE sulla ricostruzione scolastica, che assicurerà ulteriori fondi. Sulla tassazione, l’unica strada che vedo è il rinvio, anno dopo anno, come è stato fatto per i terremoti in Sicilia, per poi arrivare ad uno “sconto” sulla restituzione. Ma su questo tutti i parlamentari abruzzesi devono battersi con una presa di posizione chiara, forte e netta, che finora è mancata”.

Il Presidente di R.ete Imprese Italia dell’Aquila, e presidente della Confartigianato della provincia dell’Aquila, Luigi Lombardo ha dichiarato: “La provvidenza ci ha inviato un uomo nuovo. Ci siamo dati appuntamento tra qualche mese per verificare l’impegno garantito alla popolazione aquilana e alle imprese del territorio colpito dal sisma, soprattutto le micro-imprese, che necessitano di sostegni adeguati”. R.ete Imprese Italia, attraverso la sua base associativa (Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti e Cna) parteciperà alla manifestazione prevista nel pomeriggio di oggi “alla luce della situazione di stallo in cui, da più di due anni, versa l’economia locale e dell’intera provincia. Il sistema delle Pmi continua ad essere penalizzato dall’ignavia di una classe dirigente, nel suo complesso, non adeguata al ruolo che riveste e che avrebbe dovuto rivolgere ben altra attenzione alle problematiche dell’economia e del lavoro”.

“Se Chiodi, Cialente e gli altri devono litigare, è meglio che si dimettano”

“Ho letto un manifesto arrivando che volevo fotografare e questo manifesto chiedeva le dimissioni di Chiodi, Cialente e Cicchetti. Bene, se continuano a litigare tra loro, questo dovete chiedere, le loro dimissioni”.

Gianfranco Micciché ha commentato uno dei manifesti anonimi che da qualche mese compaiono sui muri della città.

“Di fronte a questo tipo di tragedie non si può stare lì a pensare di chi è la colpa e a chi darla – ha continuato Micciché – ma o ci si rende conto che ci si mette tutti insieme per fare una ricostruzione vera che serva a tutti o sarà una classe dirigente che sarà spazzata via, di centrodestra o di centrosinistra. Se uno dice che la colpa è della sinistra e uno dice che è della destra, la gente rimane senza casa e manda a quel paese tutti e due”.

“Ieri – ha ricordato Micciché parlando della ricostruzione – c’é stato qui il sottosegretario Letta e visto che non ci sono elezioni alle porte questo dovrebbe far pensare che ci sia un interesse reale sull’Aquila da parte del governo. All’Aquila ci vuole quindi, un interesse reale, ci vogliono progettisti seri e meno polemiche. Ho sentito di progettisti che hanno trecento incarichi e questo non va bene. Gestire la ricostruzione in maniera commissariale è l’unica maniera per gestirla perché deve esserci un responsabile delle cose che si devono fare”.

In merito alla manifestazione cittadina ‘Senza lavoro, senza case, l’Aquila non rinascé che ci sarà oggi pomeriggio il sottosegretario Micciché ha detto di non sapere bene i motivi dell’iniziativa di oggi “ma finché sono diverse da quelle dei ‘No Tav’, finché sono manifestazioni civili, sono sempre non solo ammesse, anzi gradite perché danno la possibilità di tirare fuori dallo stomaco alcuni disagi che esistono e io per primo, se si vietassero le manifestazioni cambierei nazione”

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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