L’AQUILA – La Giunta regionale ha approvato il nuovo avviso pubblico per la formazione della “graduatoria dei soggetti esterni all’amministrazione regionale che produrranno domanda finalizzata ad ottenere il servizio di ricezione delle agenzie di stampa”, escludendo i giornali on line e le testate web.

“Decine di operatori – spiega in una nota il capogruppo in regione dell’Idv, Carlo Costantini – spesso anche semplici volontari, che garantiscono l’informazione libera in un paese che Reportes sans Frontieres colloca tra il 40 ed il 50esmio posto in tema di liberta’ di stampa, dopo Cile e Corea del Sud, saranno costretti a pagare di tasca propria alcune migliaia di euro l’anno, se vorranno ottenere (o continuare ad ottenere) il servizio di ricezione delle agenzie di stampa.

Questo e’ quanto deciso da Chiodi e ratificato con la deliberazione di Giunta n. 335/2011, pubblicata sul Bura n. 37 dell8.6.2011. La verita’ – ha detto ancora Costantini – fa paura a Chiodi e la rete – a differenza delle televisioni e delle testate giornalistiche alimentate periodicamente a ‘marchette’, che funzionano come veri e propri juke box, dove metti i soldi e ti cantano la canzone che desideri – non fa sconti a nessuno, nel bene e nel male”.

“L’Italia dei Valori – ha concluso il capogruppo dell’Idv in regione – mettera’ in campo ogni azione, dentro e fuori le istituzioni, per assicurare che questa opportunita’ – quella di ricevere le agenzie di stampa – venga assicurata a chiunque faccia informazione libera e, quindi, primi tra tutti, ai giornali on line ed alle testate web”.


UFFICIO STAMPA GIUNTA: ECCO MOTIVAZIONI SCELTE SU BANDO AGENZIE

Le scelte tecniche che sono state calate nel bando pubblico per l’assegnazione delle chiavi di accesso alle Agenzie di stampa poggiano su due ordini di motivi. Il primo – spiega una nota dell’Ufficio stampa della Regione – e’ legato soprattutto alla situazione finanziaria del bilancio regionale, che ha costretto la Giunta regionale ad operare una serie di tagli alle risorse che hanno toccato tutti i settori dell’ente, compreso quindi anche la Struttura stampa.

Di fronte ad una minore capacita’ finanziaria del capitolo di spesa dedicato alle Agenzie di stampa, la Struttura stampa ha avviato una complessa trattativa contrattuale con le agenzie di stampa nazionali che ha comportato una riduzione delle chiavi di accesso rispetto agli anni precedenti. In sostanza, la Struttura per quest’anno ha un numero sensibilmente inferiore di chiavi di accesso da poter assegnare alle testate giornalistiche regionali.

Il secondo aspetto riguarda la natura del servizio offerto dalle agenzie di stampa in relazione ai siti web e ai giornali on line. Tutte le Agenzie di stampa, in fase di contrattazione, hanno evidenziato la necessita’ di evitare la pubblicazione in tempo reale sui siti web dei loro notiziari, avendo rilevato in passato alcune attivita’ di questa natura.

Secondo le Agenzie tale attivita’ di fatto genera una forma di concorrenza anomala che va ad incidere sulle potenzialita’ del mercato regionale delle agenzie stesse. L’insieme di questi due elementi ha portato la commissione costituita per il rinnovo delle convenzioni con le agenzie di stampa a proporre all’editore, e dunque all’organo politico della Giunta, l’esclusione dei siti web dai possibili beneficiari delle chiavi di accesso.


EDITORIA: ODG A COSTANTINI, LE SUE ACCUSE GENERICHE

“Fermo il diritto del capogruppo dell’Idv alla Regine Abruzzo, Carlo Costantini, di chiedere nelle sedi competenti la modifica di una delibera di Giunta che assegna alle testate locali il servizio di ricezione delle agenzie di stampa, escludendo i giornali telematici, desta invece stupore l’attacco generico e offensivo verso tutte le altre testate giornalistiche e i giornalisti abruzzesi”.

Lo afferma l’Ordine dei Giornalisti dell’Abruzzo, che si dice “stupefatto” di alcune affermazione attribuite all’esponente dell’Idv, e riportate nel pomeriggio di oggi dalle agenzie di stampa, secondo le quali ‘televisioni e testate giornalistiche sono alimentate periodicamente a ‘marchette’, come veri e propri juke Box dove metti i soldi e ti cantano la canzone che desideri’.

Gia’ in altre circostanze l’Ordine dei Giornalisti aveva invitato l’on. Costantini – non nuovo per la verita’ a intemerate di questo genere, dice l’Ordine – a uscire dal generico, e a dire come e dove si annidi la cattiva informazione, scritta , televisiva o on line che sia. Stavolta, per la verita’, Costantini ha fatto un passo in avanti, attribuendo tutto il bene a una parte (le testate on line) e tutto il male ai restanti organi di stampa.

Se discriminazione c’e’ stata verso una nuova area del giornalismo, come le testate on line, nella deliberazione della Regione, e’ giusto che questo errore venga riparato, ma senza per questo lanciare accuse assurde verso tutto il resto della stampa, sulla quale – sia detto per inciso – la presenza quotidiana dell’on. Costantini non sembra far pensare esattamente a un juke box telecomandato, dice infine l’Ordine dei Giornalisti Abruzzese.


COSTANTINI CHIEDE “SCUSA”

“Leggo la nota dell’ordine dei Giornalisti e mi spiace davvero essere stato frainteso”. Lo dice il capogruppo dell’Idv in Regione, Carlo Costantini. “Riferendomi ai Juke Box ed ai gettoni – spiega – pensavo fosse sufficientemente chiaro che mi riferissi solo a chi fa informazione a ‘sportello’. E comunque non ho alcuna difficolta’ a chiedere scusa, ove il mio inciso sia stato ritenuto offensivo da qualcuno”.


IDV, CHIAREZZA SU FONDI PER COMUNICAZIONE

Il vicecapogruppo regionale dell’Idv, Cesare D’Alessandro, ha presentato un’interrogazione al presidente della Giunta regionale Chiodi chiedendo che vengano resi pubblici i criteri adottati dalla Giunta e dalle gestioni commissariali per l’affidamento dei servizi di comunicazione e quanto è stato speso nel 2010.

In particolare, si chiede se “vengano normalmente richiesti più preventivi e se vengono effettuate valutazioni comparative delle eventuali offerte in relazione alla diffusione di copie, al numero dei lettori, al numero dei contatti web e allo share TV”.

E’ vero che le Pubbliche amministrazioni possono, anzi devono, comunicare ai cittadini la propria attività, e per questo si avvalgono di giornali, reti televisive locali e nazionali, giornali online, affissioni pubbliche. Ma la P.A. deve rispettare i princìpi di economicità, buon andamento e trasparenza”.

“In Abruzzo – conclude D’Alessandro – vi sono numerose e validissime testate giornalistiche che con il loro lavoro arricchiscono il confronto delle idee e la pluralità di voci, pertanto ci sembra necessario che i soggetti attuatori vengano scelti dopo aver svolto almeno un’indagine di mercato, garantendo l’Amministrazione, ma anche chi offre la migliore qualità al prezzo più conveniente”.


IL CAPOLUOGO.IT PROPONE LO SCIOPERO

“Gentilissimi Colleghi – scrive l’editore del capoluogo.it Roberta Galeotti – Come avrete già avuto modo di apprendere la Giunta regionale abruzzese ha deciso con deliberazione n° 335 del 23 maggio 2011 (pubblicata sul BURA anno XLII, N° 37 del 8 giugno) di escludere “i giornali on line e le testate web […] le testate giornalistiche diffuse a mezzo internet, per via telematica e i giornali elettronici”[punti 6 e 7 dell’Allegato A della delibera indicata], insomma tutto l’universo del giornalismo on line, dal nuovo bando rivolto agli organi di informazione per poter usufruire della ricezione gratuita delle agenzie di stampa.


La scelta della Regione, anacronistica e involutiva, è ai nostri occhi del tutto immotivata e arreca un gravissimo danno all’informazione e, chiaramente, alla libertà di stampa nel suo complesso.

Riteniamo necessaria una forma di protesta esemplare per contrastare questa clamorosa ingiustizia volta a disconoscere e danneggiare il nostro durissimo lavoro quotidiano e a ridurre al lumicino la libertà di espressione delle testate indipendenti, declassando l’informazione on line.


Alla vigilia della dismissione della carta stampata da parte del New York Times e in un contesto di grande evoluzione dell’informazione on line, che ha portato le maggiori testate della carta stampata mondiale a puntare anche sul web, riteniamo la misura disposta dalla Regione un passo indietro incomprensibile e per questo proponiamo a tutti voi di dare voce immediata alla nostra protesta con uno sciopero ai danni della stessa Regione. Un’iniziativa che potrebbe concretizzarsi nell’astensione dalla pubblicazione di tutte le notizie relative all’ente e ai suoi rappresentanti ,che fino ad oggi hanno incondizionatamente usufruito della nostra visibilità come vetrina per la loro immagine, e nella pubblicazione sulle nostre rispettive testate di una nota rivolta ai lettori per spiegare le motivazioni della protesta.

Solo una reazione forte da parte nostra potrà far comprendere che le testate on line, anche se evidentemente considerate di “serie B” dalla Regione Abruzzo, rivestono un ruolo centrale nell’informazione pubblica”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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