L’AQUILA – ”Quanto costa agli abruzzesi il nuovo salasso dei farmaci equivalenti mutuabili’?”. Lo chiede il consigliere regionale IdV, Cesare D’Alessandro, al Governatore d’Abruzzo, e Commissario ad acta per la Sanita’, Gianni Chiodi.

Il quesito dopo che ”l’Esecutivo Berlusconi, per mezzo dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), ha deciso di ridurre il prezzo massimo rimborsabile dal Servizio sanitario nazionale per circa 800 farmaci mutuabili, attuando un taglio che si aggira in media sul 25%, ma che in taluni casi (alcuni farmaci oncologici, per esempio) sfiora il 40%”.

”Il Governo, con questa decisione, spendera’ 830 milioni di euro in meno – spiega meglio D’Alessandro – e i cittadini bisognosi di questi farmaci tireranno fuori dalle loro tasche, con le loro mani, visto che Berlusconi non ci mette le mani sue, gli 830 milioni di euro risparmiati dallo Stato.

L’aggravio, di per se’ gia’ odioso perche’ i cittadini gia’ pagano contributi e tasse per la Sanita’ – osserva – e’ ancora piu’ nefasto se si pensa che questo nuovo costo ricadra’ sulle fasce piu’ deboli della popolazione, anziani e malati, che vivono di pensioni ridottissime e che soffrono spesso di gravi patologie e che, pertanto, debbono recarsi in farmacie molto spesso e con piu’ ricette, pagando la differenza tra il costo riportato sulla scatola del medicinale e il prezzo che il Governo riconosce alle case farmaceutiche”. Non potendo chiedere a Chiodi di caricare i nuovi costi sul bilancio regionale come, per esempio, invece hanno fatto alcune Regioni, D’Alessandro e l’IdV gli chiedono ”di sottoporre il problema in sede di Conferenza Stato-Regioni per intervenire a favore, quantomeno, dei piu’ poveri”.

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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