L’AQUILA – Riassegnare la gestione dei servizi cimiteriali, ora di competenza dell’Afm (Azienda farmaceutica municipale), direttamente al Comune dell’Aquila, seguendo quanto indicato recentemente dal consiglio comunale e anticipandone la tempistica. È quanto chiede l’assessore all’Ambiente Alfredo Moroni al sindaco dell’Aquila Massimo Cialente.

“Ritengo non più rinviabile – ha dichiarato Moroni – intervenire con decisione per affrontare la criticità dei cimiteri della città e delle frazioni, in riferimento alla gestione dei servizi, comprese la pulizia e la cura del verde. Nonostante i solleciti scritti e gli incontri sul problema tenuti con la società affidataria Afm, devo purtroppo rilevare , infatti, lo stato di inqualificabile degrado e di abbandono in cui versano i cimiteri, tanto quello dell’Aquila quanto quelli delle frazioni.

In qualità di assessore all’ambiente ho sollecitato l’azienda, attraverso l’invio di note scritte, già dal dicembre scorso e, in ultimo, agli inizi di maggio, a proseguire le dovute attività, previste dal contratto, tanto più in quanto si tratta di servizi essenziali. Tengo a sottolineare – ha proseguito l’assessore – che l’azienda sostiene di non essere più tenuta a provvedere al servizio essendo scaduto il contratto con il Comune il 30 aprile scorso. Ritengo la motivazione priva di fondamento poiché siamo in presenza, come ripeto, di servizi essenziali, che pertanto vanno comunque garantiti ai cittadini.

La stessa Afm, peraltro, continua a richiedere dall’ente comunale il pagamento delle fatture per la manutenzione ordinaria dei cimiteri ed è stata liquidata regolarmente fino all’aprile 2011, nonostante risulti di tutta evidenza che il servizio non sia stato assicurato. Per queste ragioni – ha concluso Moroni – ho chiesto al sindaco Cialente di verificare la funzionalità dell’Afm in relazione ai servizi assegnati e, nel caso, di riassegnare gli stessi direttamente al Comune, dando seguito all’ordine del giorno recentemente approvato dal consiglio e possibilmente anticipandone la tempistica.

Come assessorato all’Ambiente stiamo facendo infatti i salti mortali per garantire il decoro urbano e la cura del verde pubblico, coinvolgendo anche i privati e chiedendo la collaborazione dei cittadini. Rispetto a questo impegno, condotto con mezzi e personale limitato, non possiamo permettere che nei nostri cimiteri regni il degrado”.

La risposta dell’Ugl


Gestione dei cimiteri: ennesima gaffe del Comune!

Vorremmo precisare all’assessore Moroni,  riguardo alle sue affermazioni sul servizio cimiteriale svolto dall’A.F.M. S.P.A. che, a maggior ragione, essendo un servizio essenziale ma anche “pubblico” questo servizio ha bisogno di regole corrette e trasparenti  e quindi deve essere tutelato  a livello giuridico con un contratto.

Pertanto, visto che il contratto del servizio è scaduto il 31/12/2010, il Comune, attraverso un atto deliberato o dal  Consiglio Comunale o dalla Giunta Comunale avrebbe dovuto impartire determinazioni precise, anche ai sensi della Proroga all’art. 23/bis ed ai sensi dell’Art.20 del Contratto di Servizio Quadro stipulato con l’A.F.M..

Il Comune avrebbe dovuto dire chi e come,  in attesa che il  Comune stesso decidesse di riprendere il Servizio, avrebbe dovuto occuparsi dei servizi dei 20 cimiteri del comprensorio aquilano. Ovviamente tutto ciò, avrebbe richiesto un preciso stanziamento economico.

Il Comune, invece, è latitante! Il Servizio dei cimiteri è stato lasciato allo sbando. Appena 5 operai devono provvedere, quotidianamente, alle tumulazioni ed alla sistemazione del verde di ben 20 cimiteri.

L’assessore Moroni, prima di lanciare invettive demagogiche, farebbe bene a chiedere chiarimenti al Sindaco.

Infine ci rivolgiamo  ai cittadini aquilani , che giustamente lamentano i disagi nei cimiteri malcurati, per la mancanza di rapporti certi e trasparenti  tra L’Azienda e il Comune.

Si ricorda che l’A.F.M. con i suoi  operai svolge il servizio cimiteriale dall’anno 2002 e fino al 2007 i cimiteri erano considerati dalla cittadinanza dei bellissimi “giardini”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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