L’AQUILA – “Chiodi non puo’ continuare a dire che serve un chiarimento politico sui suoi poteri di Commissario alla Sanita’, ne’ puo’ convincere nessuno del fatto che il fallimento della sua azione debba essere ricondotto alle responsabilita’ dei magistrati che lo hanno bacchettato”.

Ne e’ convinto Carlo Costantini, capogruppo IdV in Consiglio regionale d’Abruzzo, commentando le dichiarazioni rilasciate ieri dal governatore Gianni Chiodi al termine della riunione tenuta al ministero dell’Economia con i tecnici del dicastero finanziario e con quelli della Salute, richiesta dopo la decisione del Tar di annullare alcuni provvedimenti assunti dal Commissario ad esecuzione del Piano operativo 2010.

”La questione e’ in termini giuridici di una semplicita’ disarmante – argomenta Costantini – Chiodi commissario ha poteri assoluti, superiori a quelli dello stesso Consiglio regionale, nell’attuazione amministrativa del Piano di rientro. Se invece Chiodi vuole fare altro – prosegue – come pure sarebbe politicamente un suo diritto, ad esempio modificando in alcune parti il Piano sanitario o il Piano di rientro, deve rivolgersi al Consiglio regionale e non puo’ farlo da solo”.

E ancora: ”La questione e’ in termini politici di una semplicita’ ancor piu’ disarmante. Chiodi non puo’ chiedere al Consiglio regionale nessun cambiamento del Piano di rientro perche’ se cambia il Piano di rientro lui decade da Commissario: dunque meglio andare avanti violando la legge e scaricando le conseguenze su chi verra’ dopo di lui”. ”Tanto – osserva il capogruppo IdV – un colpevole lo trova sempre: oggi i giudici del Tar che lo bacchettano; domani quelli della Corte dei Conti che gli contesteranno i danni procurati all’Abruzzo.

L’importante – conclude – e’ illudersi che le colpe siano sempre degli altri. Ma continuare ad illudersi di tutto cio’, vuol dire sottovalutare l’intelligenza degli abruzzesi”.

 

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