ABRUZZO – L’Italia unita dall’antimafia. Dalle Alpi alla Sicilia e’ unanime la condanna della mafia da parte dei giovani partecipanti al Progetto educativo antimafia del Centro Pio La Torre. Ma la politica viene ritenuta indietro in questo percorso, in quanto compromessa con Cosa nostra per il 95% degli intervistati; e per il 53%, la mafia e’ piu’ forte dello Stato. L’indagine, condotta per il quinto anno dal centro studi, ha coinvolto oltre 2500 studenti di novantaquattro scuole distribuite sul tutto territorio italiano.

I giovani giudicano la mafia come “qualcosa che divide” non soltanto in termini economici due territori, e che da’ luogo a rappresentazioni diverse del Nord e del Sud. Viene sottolineata, inoltre, la necessita’ di guardare alla criminalita’ organizzata come un fenomeno che interessa a vari livelli tutto il Paese. Per gli studenti la sconfitta della mafia permetterebbe la diffusione di un senso di unita’ nazionale, consentendo il superamento di pregiudizi che alimentano lo stereotipo negativo secondo il quale la mafia operi soltanto in alcune aree del Paese e non in altre.

Per oltre il 70%, l’arretratezza e la mafia sono strettamente connesse incidendo negativamente sullo sviluppo del Paese e il 63,90% vive l’ingerenza mafiosa come un ostacolo al proprio futuro professionale e personale. Oltre l’80% inoltre percepisce la mafia come fenomeno molto diffuso.

Ma alla domanda “la mafia potra’ essere definitivamente sconfitta?” solo un quarto risponde “si’“, mentre il 40% risponde “no”. Le ragioni di tale pessimismo risiedono in un altro elemento che accomuna il giudizio degli studenti italiani: la sfiducia verso la classe politica e lo Stato. Alla domanda “A tuo parere, quanto e’ forte il rapporto tra mafia e politica?” il 52,6% (1.351 studenti) risponde “molto forte” e il 42,53% (1.085 intervistati) “abbastanza forte”, contro solo il 3,88% (99 ragazzi) che risponde “debole” e un infinitesimale 0,63% (16 unita’) che e’ convinto che questo rapporto sia “inesistente”. Per il 95,49% dunque vi e’ un legame diretto e una strettissima interdipendenza tra mafia e politica.

Per il 72% degli studenti inoltre lo Stato non fa abbastanza per sconfiggere la criminalita’ mafiosa e per quasi l’84% la mafia e’ forte perche’ si infiltra nello Stato. Alla domanda se sia piu’ forte lo Stato o la mafia, solo il 12,78% ha risposto lo Stato, il 25,32% ugualmente forti, il 53,74% la mafia. “I partiti, tutte le forze sociali ed economiche – sottolinea Vito Lo Monaco, presidente del Centro La Torre – ascoltino umilmente il grido d’angoscia di questi giovani”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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