L’AQUILA – La carcassa di un orso è stata rinvenuta due gioni fa dai forestali a Villa Scontrone, frazione del comune di Scontrone, in localita’ “Violata”. L’esemplare, un orso adulto, era stato sotterrato e ricoperto con calce per evitare l’emanazione di odori derivanti dalla decomposizione. Gli agenti avrebbero trovato anche tracce di un sacco di plastica, probabilmente impiegato per il seppellimento. La carcassa è stata trovata dopo che alcuni animali selvatici avevano scavato in quel punto. La morte potrebbe risalire, secondo i primi accertamenti, a circa 5 mesi fa. Sul fatto indaga il Corpo forestale dello Stato in collaborazione con le guardie del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Si tratta di una perdita inestimabile, visto che la popolazione di orso marsicano attualmente  è attestata tra i 50 e i 70 esemplari. I resti sono stati posti sotto sequestro e inviati all’Istituto zooprofilattico Abruzzo e Molise per le indagini necroscopiche, incluso l’istologico e tossicologico.

ORSO UCCISO: LEGAMBIENTE, C’E’ ANCORA DA FARE PER TUTELA FAUNA
Erano nascosti sotto uno strato di terra e calce i resti di un orso bruno marsicano adulto, ritrovati a Villa Scontrone, nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Il ritrovamento e’ stato effettuato dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato che condurranno le indagini, in collaborazione con le guardie del Parco. Non si conoscono ancora le cause della morte di questo esemplare, risalente probabilmente qualche mese fa, ma il fatto che i resti siano stati occultati fa pensare all’ennesima operazione dei bracconieri. “La notizia del ritrovamento del plantigrado – ha dichiarato Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette di Legambiente – cade proprio durante l’Earth Day, la giornata internazionale dedicata alla salvaguardia del Pianeta. E mentre in oltre 190 nazioni si svolgono eventi per promuovere tematiche ambientali tra cui la tutela delle specie in via d’estinzione, la notizia dell’uccisione di un altro esemplare di orso ci dimostra che c’e’ ancora molto da fare in Italia per promuovere e tutelare il prezioso patrimonio di biodiversita’ di cui dovremmo essere attenti custodi”.

 

Condivisione.

Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

  • Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666
  • Direttore responsabile: Christian De Rosa
  • Editore: Studio Digitale di Cristina Di Stefano
  • Posta elettronica:
  • Indirizzo: Viale Nizza, 10