L’AQUILA –  Caro Direttore,

ieri i giornali e i siti web di informazione locale, fra cui il Suo, hanno riportato la notizia di una riunione svoltasi presso la sede della Provincia dell’Aquila di via Monte Cagno, in cui si è discusso del progetto della cosiddetta “Variante Sud“.

In merito all’esito conclusivo di tale riunione desideriamo precisare quanto segue.

Le Onlus di San Gregorio e Onna non avevano sollecitato il tavolo tecnico-istituzionale in quanto “preoccupate per l’attuale situazione di stallo in cui il progetto versa“, come hanno riferito tutti gli organi di stampa. Per l’esattezza, la riunione era stata convocata per discutere con i sindaci dei Comuni in prossimità dei quali dovrebbe passare la strada (che, per inciso, sono i Comuni della cosiddetta “area omogenea” ) e i rappresentanti dell’amministrazione provinciale di soluzioni alternative concrete all’attuale progetto Anas. Soluzioni che interessano il territorio tutto.

Vorremmo infatti puntualizzare che, al contrario di quel che si è detto o si è voluto far credere, noi non siamo contrari in modo aprioristico e pregiudiziale alla realizzazione di una nuova strada. Siamo fermamente contrari, invece, al progetto che l’Anas ha presentato.

E’ nostra convinzione, infatti, che il progetto, nella sua forma attuale, non solo non servirà ad ottenere i risultati per cui è stato concepito (cioè lo smaltimento e la velocizzazione del traffico sulla s.s. 17 nel tratto interessato) ma produrrà, per le nostre frazioni, dei danni a cui difficilmente si potrà porre rimedio.

In virtù di tali considerazioni, Onna e San Gregorio hanno da tempo proposto all’Anas di prendere in esame altre soluzioni (anche allegate al ricorso depositato al TAR) che contemplino l’eliminazione degli svincoli a ridosso dei nostri paesi (svincoli che ne comprometterebbero per sempre il recupero futuro) e la modifica del tracciato. Quest’ultimo, a nostro parere, affinché possa dimostrarsi realmente funzionale al decongestionamento del traffico dell’intera zona, dovrebbe mettere in connessione il nucleo artigianale e commerciale di Bazzano con quelli di Fossa, Poggio Picenze e Barisciano

A tal proposito, a sostegno delle nostre ragioni sono intervenuti anche i titolari delle ditte ricadenti nei nuclei artigianali di Fossa, Poggio Picenze e Barisciano, sottoscrivendo un documento di condivisione del tracciato alternativo proposto da Onna e San Gregorio. Questo documento prevede l’innesto sulla statale 261 all’altezza della cava della ditta Ludovici, per poi ricongiungere la strada con la S.S. 17. Solo questa ragionevole alternativa potrà ritenersi davvero strategica per la risoluzione della problematica ” traffico pesante” e al contempo portare rilevanti vantaggi per lo sviluppo delle attività produttive dell’area suddetta, senza interferire nella vita degli abitanti impegnati nella riedificazione dei propri centri distrutti.

Desideriamo infine specificare, in merito alle affermazioni dell’assessore Guido Liris sulla necessità di “non sconvolgere ulteriormente l’abitato di Onna“, che anche San Gregorio, al pari di Onna e di altre frazioni, ha pianto i propri morti ed è stato raso al suolo dal terremoto, ragion per cui merita la stessa attenzione e tutela. E’ evidente che, in base all’attuale progetto Anas, anche la nostra frazione verrebbe ulteriormente “sconvolta” dalla realizzazione di un mega svincolo e da un viadotto a scavalco ferroviario di 360 m. (con annessa mega rotatoria con 5 accessi e relative rampe) posto a ridosso del paese (tale viadotto, così come è stato concepito, sovrasterebbe peraltro le nostre abitazioni).

Cordialmente


I comitati cittadini di San Gregorio Rinasce e Onna Onlus

 

Di seguito pubblichiamo l’articolo comparso ieri sul nostro sito.

Stamane, presso la sede della Provincia di via Monte Cagno, si è svolta una riunione sulla S.S. n. 17 dell’Appennino Abruzzese, nota anche come “Variante Sud” Bazzano – Onna – San Gregorio. Alla riunione erano presenti oltre all’Assessore ai Rapporti Istituzionali Mauro Fattore e l’Assessore alla Viabilità Giudo Liris, i sindaci di Acciano, Barisciano, S. Eusanio Forconese, Fossa, Poggio Picenze, Fontecchio e il vice Sindaco di Tione degli Abruzzi.

La riunione è stata sollecita all’Assessore Mauro Fattore dalle associazioni Onlus di Onna e S. Gregorio che si dicono “preoccupate per l’attuale situazione di stallo in cui il progetto versa”. Dalla relazione fatta dallE Onlus il progetto Anas ha suscitato diverse proteste soprattutto da parte degli abitanti di Onna e San Gregorio, che l’anno scorso presentarono anche un ricorso al Tar per chiedere la cessazione immediata dell’iter del progetto.

L’opera prevede: una superstrada sopraelevata, realizzata integralmente su un terrapieno alto 6 – 8 m, con un grande snodo stradale previsto per la viabilità del paese di Onna, a pochi metri dal centro abitato e adiacente ad una abitazione privata; un imponente svincolo costituito da un viadotto di 360 metri, a due corsie (strada anch’essa sopraelevata che tra l’altro passerà sopra due abitazioni), per lo scavalco ferroviario; una mega rotatoria del diametro di circa 100 m con 5 accessi, prevista a ridosso dell’ingresso di San Gregorio; l’ampliamento della sede viaria relativo al primo tratto della Subequana s.s. 261 e della S.S.17.

La Variante Sud rientra in un vecchio piano di adeguamento della S. S. 17 (tratto Rieti – Navelli) approvato dal CIPE dieci anni fa. L’ Anas, però, ne ha varato il progetto definitivo, dopo una conferenza dei servizi, solo nel dicembre 2009.

Tutto il territorio interessato alla realizzazione della Variante Sud è stato classificato dal PIANO STRALCIO DIFESA ALLUVIONI DELLA REGIONE ABRUZZO come area ad alto rischio idrogeologico. Infatti, lo scorso 1 dicembre, l’intera area a ridosso di Onna e San Gregorio è andata sott’acqua, a causa dell’esondazione del fiume Aterno.

Secondo gli abitanti delle due frazioni, la realizzazione dell’opera avrà degli effetti irreversibili sugli equilibri esistenti per quanto riguarda gli usi del suolo (molti terreni agricoli verranno giocoforza espropriati; si tratta, è bene ricordarlo, di un territorio a predominante vocazione agricola), l’integrità del paesaggio e la qualità della vita e metterà a rischio il recupero futuro dei due paesi, completamente distrutte dal terremoto.

Un’altra ragione per cui l’opera è fortemente osteggiata risiede nel procedimento con cui ne è stata approvata la realizzazione. L’Anas, infatti, in deroga alla procedura ordinaria imposta dalla legge per questa tipologia di interventi, ha fatto “passare” la costruzione della Variante Sud come un’opera urgente legata al terremoto, quando invece il progetto, come s’è detto, rientrava in una pianificazione pluriennale di molti anni fa. Insomma, anche in questo caso la decretazione dello stato d’emergenza è stato il grimaldello usato indebitamente per aggirare i dettami di legge e approntare in tempi rapidi pianificazioni di grandi opere. Il tutto è avvenuto prescindendo da azioni di informazione e consultazione della popolazione locale.

L’assessore al ramo Guido Liris si è detto disponibile a valutare cambiamenti ma ha posto un imperativo: “Tutte le modifiche volte a trovare la sintesi per realizzare l’opera sono valutabili ma non devono stravolgere il progetto e i costi – ha detto l’assessore – e soprattutto non devono sconvolgere Onna, già toccata gravemente. Inoltre – chiude – ogni modifica è subordinata a valutazioni tecniche fatte dall’Ansa e anche ai vincoli stabiliti nel Piano stralcio alluvioni della Regione Abruzzo”.

Dal canto suo l’Assessore Mauro Fattore a margine dell’incontro ha portato la questione all’attenzione del Presidente Antonio Del Corvo che si è detto pronto a convocate tempestivamente un incontro con il Capo Dipartimento dell’Anas, Ing. Lelio Russo.

 

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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