L’AQUILA – “L’Aquila deve sperimentare un nuovo modello di legalità. A tre anni dal terremoto, nonostante le numerose e valide proposte approdate in Consiglio, siamo ancora nella condizione di dover subire sciacallaggio e violenza nell’intimità delle nostre case”

Ad affermarlo è il consigliere comunale de La Destra e capolista di Prospettiva 2022, Luigi D’Eramo, in riferimento ai furti che si ripetono con cadenza costante ai danni di concittadini Aquilani.

“E’ necessario un maggiore controllo sul territorio. L’Amministrazione Cialente non è stata in grado di proteggerci né tantomeno di attivare azioni di prevenzione.

Ho sempre ritenuto necessario che il Comune dovesse fare la sua parte: realizzare presidi di assistenza nel progetto CASE e nelle aree MAP, potenziare l’accordo con le Forze di Polizia – che sono sovraccaricate e che non lesinano quotidiani sforzi sovrumani – , ma anche con le scuole per instillare l’educazione al rispetto della legalità nei nostri bambini”.

D’Eramo è duro: “Si sarebbero dovuti prevedere turni notturni della Polizia municipale e implementarne l’organico, installare un sistema di videosorveglianza e potenziare l’illuminazione nelle zone critiche della nostra città. Resta un mistero la strategia di Cialente per contribuire a combattere questi episodi sempre più frequenti e intollerabili. Soprattutto è intollerabile che un sindaco li taccia sistematicamente dopo aver irresponsabilmente restituito al mittente qualunque soluzione proposta dall’assemblea civica”. D’Eramo si riferisce alla proposta di delibera che lo scorso mese di gennaio presentò al presidente del Consiglio Carlo Benedetti e che fu respinta, senza neanche  essere discussa.

“Anche non volendo accettare la mia proposta per ragioni politiche, Cialente avrebbe fatto bene a modularne una sua. Nessuno si sarebbe rifiutato di votare un provvedimento per il bene della Città.

In questo tipo di scelte è necessario – ha concluso D’Eramo –  coinvolgere la cittadinanza, oltre ogni divisione partitica, perchéognuno di noi ha il diritto di vivere L’Aquila “sicuramente” e serenamente”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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