BARI – “In Abruzzo stiamo lavorando per concentrare al massimo gli sforzi per il raggiungimento degli obiettivi del 20-20-20”. Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, intervenendo a Bari al convegno sulle politiche di supporto alla sostenibilità ambientale del territorio e sull’esperienza del progetto europeo “Powered” di cui l’Abruzzo è regione capofila.
“Il nostro piano energetico – ha spiegato Chiodi -si muove su due obiettivi principali: la produzione di energia da diverse fonti e risparmio energetico, che sono poi i punti principali della strategia dell’Unione europea. I risultati finora ci danno ragione se è vero che i dati di fine 2010 fotografano buone performance sugli obiettivi fissati dalla normativa regionale: al 31 dicembre risultano infatti autorizzati impianti di energia rinnovabile in grado di produrre il 31% del fabbisogno regionale.
Nel 2015 contiamo di arrivare al 51%, rispondendo in parte anche alle aspettative poste dalla normativa nazionale. Lo abbiamo fatto operando sulla governance, cioè con la modifica dei processi autorizzativi e con la regolamentazione e semplificazione amministrativa; da qui le linee guida che disciplinano i parchi eolici in regione e le linee guida sulle risorse idriche per la produzione di energia idroelettrica”.
Su Powered l’Abruzzo, come detto, recita un ruolo di primissimo piano, riconosciuto peraltro a livello nazionale e europeo. Ma il presidente Chiodi parlando proprio di Powered ha voluto sottolineare come “questo progetto sia il primo che fa riferimento alla macroregione adriatica-jonica, area sulla quale si muoveranno i nostri destini futuri”.
Per Chiodi “le nostre prossime strategia di sviluppo dovranno muoversi nell’area del Mediterraneo. Dobbiamo cioè prendere atto che una parte consistente del Mediterraneo ha e avrà nei prossimi anni avrà un dinamismo economico straordinario in grado di generare un Prodotto interno lordo a due cifre.
Una ‘piccola Cina’, insomma, che i nostri imprenditori dovrebbero cominciare a prendere in considerazione. L’Abruzzo – ha concluso Chiodi – si muoverà tenendo a mente questa nuova strategia di sviluppo sull’area del Mediterraneo, ma non dimenticando certo che la crescita sostenibile rimane il nostro valore centrale imprescindibile”.
PATTO DEI SINDACI, UE CONFERMA MODELLO ABRUZZO
A Bari un riconoscimento importante all’azione del Patto dei sindaci in Abruzzo è arrivato dal direttore generale del settore Energia della Commissione europea, Pedro Ballesteros. “L’esperienza abruzzese sul Patto dei sindaci – ha detto il rappresentante della Commissione europea – è modello di riferimento in ambito europeo, perché è riuscita a coinvolgere un numero rilevante di comuni e una parte consistente del territorio.
È un esempio di politica partecipativa partita dal basso che coinvolge tutti e tre i livelli istituzionali presenti sul territorio”. Il riconoscimento all’Abruzzo è stato sottolineato davanti al ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, anche in relazione all’apporto che l’Italia sta dando all’attuazione del Patto dei sindaci. “Per noi – ha commentato l’assessore all’Energia Mauro Di Dalmazio – è un’ulteriore conferma dell’importante lavoro che stiamo portando avanti sul Patto dei Sindaci ma anche sulle politiche energetiche regionali.
In questo senso – ha annunciato l’assessore – Pedro Ballesteros ha assicurato la sua presenza in Abruzzo proprio per sottolineare e ribadire il valore dell’esperienza abruzzese”. Allo stato hanno aderito al Patto dei sindaci circa 3400 comuni e 47 Paesi; l’Italia è il Paese che sta dando all’apporto più consistente con circa un terzo dei comuni aderenti.
In particolare, “in Abruzzo – sottolinea Di Dalmazio – in favore del Patto dei sindaci è stata stanziata la somma di 35 milioni di euro legati soprattutto all’efficientamento energetico. Ad oggi sono stati aperti sul territorio 636 cantieri, di cui 450 nei comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti per una spesa di 12,5 mln, 150 nei comuni con popolazione superiore a 5000 abitanti per una spesa di 8,2 mln e 36 avviati dalle quattro province”.
DATI ENEL; CHIODI,CONFERMA BONTA’ STRATEGIA REGIONE
“I dati ufficiali forniti da Enel sugli impianti da fonti rinnovabili realizzati in Abruzzo nel 2011 confermano la bontà e la capacità realizzative delle strategie di politica energetica dell’Abruzzo”. È stato questo il commento del presidente della Regione, Gianni Chiodi, e dell’assessore all’Energia Mauro Di Dalmazio, alla notizia del boom delle fonti rinnovabili in Abruzzo confermata dal principale gestore di energia elettrica in Italia. Impegnati a Bari insieme con il ministro Corrado Clini e il presidente Nichi Vendola ad un convengo sulle capacità di sviluppo sostenibile del territorio, Chiodi e Di Dalmazio hanno salutato “con soddisfazione i dati forniti per il 2011 dall’Enel”. “Sono dati che confermano il nostro ottimismo e il trend di crescita registrato dagli uffici regionali. Proprio a Bari, al Ministro Clini, dati alla mano, abbiamo detto che l’obiettivo del 2015 di dotare il territorio di impianti da fonti rinnovabili in grado di soddisfare il 51% del fabbisogno regionale, non è affatto un’utopia.
Alla data del dicembre 2010 siamo al 31% e già questo non è un dato secondario. Quei 4200 nuovi impianti attivati dall’Enel nel solo 2011 – hanno concluso Chiodi e Di Dalmazio – confermano che la strada della semplificazione amministrativa delle procedure sta dando buoni frutti e che la scelta guarda con attenzione a chi vuole investire sul territorio con un occhio alle politiche di sviluppo sostenibile”.