L’AQUILA – “Parziale, lacunosa e realizzata con ampio ricorso alla tecnica del ‘taglia e cuci’ . Una cosa è certa: gli interventi sulle scuole sono una priorità assoluta per la sicurezza dei nostri figli e a nessuno permetteremo di mettere in discussione questa nostra esigenza primaria. Mi rivolgo, inoltre, agli aquilani, invitandoli a non credere a chi strumentalmente polemizza anche su ció che dovrebbe essere orgoglio bipartisan”.

Così il Commissario Delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, nel commentare il servizio di Report, andato in onda domenica sera.

“I giornalisti di Report sono bravi, ma anche loro, se partono da premesse errate, magari dettate dalla politica locale, possono giungere a conclusioni altrettanto errate. Voglio ribadire ancora una volta che i fondi utilizzati per il piano Scuole d’Abruzzo, che ha passato il vaglio preventivo della Corte dei Conti senza alcun rilievo, sono quelli previsti dalla legge per l’Abruzzo – DL 39/2009 – e destinati, come la stessa legge prevede, a tutto l’Abruzzo.

Sono tra i pochissimi fondi che possono essere utilizzati anche fuori dal cratere. La mia scelta, di cui mi assumo tutta la responsabilità, é stata quella di accelerare quanto più possibile per garantire la sicurezza a scuole già vulnerate dal sisma del 6 aprile e che, in caso di altri terremoti, così frequenti in quasi tutta la nostra Regione, avrebbero rappresentato gabbie mortali per tutti i nostri studenti.

Condizione per fare ció è che vi sia il nesso di causalità: il danno segnalato deve essere causato dal sisma del 6 aprile 2009. Dopo una prima individuazione degli interventi tramite mio decreto, necessaria per ottenere la competenza sulle somme da impiegare tramite il CIPE, abbiamo richiesto l’attestazione del nesso di causalità. Tale procedura ha già permesso di stralciare un certo numero di situazioni che non avevano i requisiti prescritti. Non solo per il nesso, ma anche perché gli edifici non erano più adibiti a scuola o già ricostruiti tramite donazioni. Ortona, citata da Report, ha già comunicato di non avere il nesso di causalità.

A ciò devo aggiungere che avrei dovuto stralciare anche le richieste del Comune dell’Aquila, in quanto riferibili ad edifici non più adibiti a scuole, ma a seggi elettorali: come sono possibili le dichiarazioni scandalizzate di Cialente e di cosa si indigna la Pezzopane?

A loro voglio ricordare di aver già speso oltre 100 milioni di euro per i MUSP e altri 30 milioni per le scuole non interessate dai piano di ricostruzione e facilmente riparabili. Di questo la Pezzopane dovrebbe averne coscienza visto che, come Presidente di Provincia, quelle risorse le ha gestite tutte lei in pieno stato di emergenza.

Aggiungo poi che nel secondo programma per gli edifici pubblici, all’esame del CIPE, ho richiesto per il Convitto Nazionale e per il Conservatorio oltre 40 milioni di euro. Per tutte le altre scuole dell’Aquila e del cratere, ribadendo quanto ho già dichiarato più volte, attendo dal Comune il fabbisogno con i relativi progetti che posso finanziare con i fondi generali della ricostruzione. Mi risulta che la Provincia, per le scuole di sua competenza, è quasi pronta, mentre il Comune dell’Aquila non mi risulta che sia neanche partito.

Se poi Cialente, Pezzopane ed altri non vogliono che si mettano al sicuro i nostri figli, quelli di tutti gli abruzzesi, farebbero bene finalmente a dirlo chiaramente.

Concluderei invitando il Sindaco Cialente e soprattutto chi, tra i suoi colleghi di giunta soffia strumentalmente sul fuoco, a leggersi, non solo il decreto Abruzzo, ma anche e soprattutto il decreto commissariale n. 61. Li è previsto che ogni intervento, prima di essere ammesso a finanziamento, deve passare per le strutture tecniche commissariali che ne dovranno vagliare la legittimità e la congruità economica. Poi il relativo atto di ammissione a finanziamento dovrá passare il vaglio preventivo della Corte dei Conti.

Tutte le scuole dell’Aquila e del cratere saranno ricostruite con la massima attenzione e con tutti gli accorgimenti tecnologici di cui disponiamo oggi. Tutti i MUSP saranno gradualmente sostituiti. Le risorse economiche per garantire la sicurezza di tutte le scuole dell’Abruzzo, comprese quelle del cratere, sono disponibili, anche se in forme differenti. E di tutto ció si deve ringraziare solo la sensibilità del governo e non le chiacchiere disinformate e strumentali dei professionisti locali della politica”.

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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