L’AQUILA – A due anni dal terribile sisma del 6 aprile 2009, a L’Aquila si rinnova il lutto. Oltre ventimila persone hanno preso parte questa notte alla fiaccolata, organizzata dai comitati ma anche da semplici cittadini per commemorare il terremoto che causo’ 309 vittime e oltre 1.600 feriti.

Con partenza dalla Fontana Luminosa, intorno alle 23 i vari cortei hanno raggiunto Piazza Duomo alle 3.32 in un assordante silenzio, passando anche tra le macerie e le transenne di una citta’ ancora blindata, dopo avere attraversato viale Malta, via Castello, via Tagliacozzo, via Strinella, via Girolamo da Vicenza (tratto compreso tra via Cecioni e il tunnel di Collemaggio), via Caldora, viale di Collemaggio, viale Crispi, via Iacobucci, viale Rendina, via XX Settembre. Il corteo era aperto dallo striscione con la dicitura: “Per loro, per tutti, i familiari delle vittime. L’Aquila, 6 aprile 2009“, e a seguire: “E’ triste leggere negli occhi di mamma e papa’ la certezza che neanche stasera tornero’ a casa”, accompagnato dalle foto degli studenti morti. C’e’ anche quello in ricordo di Luigi Cellini, il giovane studente di Trasacco (L’Aquila), morto a 15 anni nel crollo del Convitto Nazionale nel centro storico della citta’.

Al corteo hanno partecipato anche i rappresentanti di comitati ed associazioni per le vittime di altre sciagure, come quelle di Viareggio e della Moby Prince. A seguire i gonfaloni di Comune, Provincia e Regione, dietro a quello del Giappone, Paese che ha dimostrato la sua solidarieta’ all’Aquila subito dopo il terremoto. Alla fiaccolata erano presenti, tra le altre autorita’, Massimo Cialente, Gianni Chiodi e Franco Gabrielli. “Sono qui come Franco Gabrielli e non come responsabile della Protezione civile – ha detto Gabrielli – Voglio stare qua partecipe di un dolore, vicino alle persone che ho amato. Per me e’ una partecipazione intima”. Alla domanda come ha trovato dopo due anni la citta’ dell’Aquila, l’ex Prefetto ha detto: “l’ho trovata profondamente ferita e ancora divisa e tra questi due aspetti quello che mi amareggia di piu’ e’ il secondo. Nei mesi in cui sono stato qua – ha aggiunto – ho detto che solo gli aquilani potevano essere la vera e decisiva arma del riscatto e non sempre in questi mesi ho visto unita’ di intenti e coesione. Mi piacerebbe che si ritrovasse questo all’Aquila. Qui non serve la Protezione civile ma la determinazione dei cittadini. La Protezione civile ha fatto il suo lavoro, ritengo che nella fase emergenziale si e’ fatto al meglio delle proprie capacita’, adesso serve altro, la determinazione, la voglia. Su questo bisogna puntare. Chi sta intorno come il Governo, le istituzioni, devono fare la loro parte, ma di piu’ lo devono fare i cittadini, chi piu’ di loro devono amare questo territorio?”.

Per il primo cittadino dell’Aquila, Massimo Cialente: “L’anno scorso c’era molta piu’ aspettativa. A distanza di due anni sento che tra la gente sta subentrando un senso di sfiducia. E questo significherebbe la morte della citta’”. Blocco completo della ricostruzione pesante – ha aggiunto – i soldi ci sono ma sono fermi da un anno e mezzo. La ricostruzione del tessuto socio economico non e’ ancora iniziata. L’anno scorso c’era tensione ma anche aspettativa, anche perche’ il governo era stato molto presente. Ora veniamo da un anno in cui si va avanti stancamente. Sentiamo di non essere piu’ al centro dell’attenzione del Paese”. Per il sindaco altra questione urgente da risolvere e’ quella sul rilancio economico e produttivo. Alle 3 e 32 minuti, ora del terremoto, sono stati letti i nomi delle 309 vittime del devastante sisma.

Le campane della chiesa delle Anime Sante hanno poi suonato a morto con 309 rintocchi.

Oggi a L’Aquila sara’ giorno di lutto cittadino. Sono attesi il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, i quali parteciperanno alla messa solenne di suffragio che sara’ celebrata alle 12 dall’arcivescovo metropolita Giuseppe Molinari nella Basilica di Collemaggio, parzialmente agibile dopo i crolli del 6 aprile 2009.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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