L’AQUILA – Comune commissariato e Cialente “grande timoniere” fino al 2012 per garantire un minimo di continuità nell’amministrazione della città.
Alla ridda di voci, ipotesi e previsioni più o meno fantapolitiche che in questi ultimi giorni hanno tenuto banco a proposito della vicenda delle dimissioni di Massimo Cialente e del commissariamento a cui andrebbe incontro il Comune nel caso in cui il primo cittadino non dovesse rimangiarsi la propria scelta, se ne è aggiunta, nelle ultime ore, un’altra.
Secondo alcune indiscrezioni filtrate dagli stessi ambienti dell’amministrazione comunale una possibile via di uscita dall’attuale paralisi politica potrebbe essere la seguente: Massimo Cialente potrebbe decidere di andare fino in fondo confermando le dimissioni; a quel punto il Comune verrebbe sì commissariato ma il Governo potrebbe designare come commissario lo stesso Cialente. In questo modo, in attesa che arrivino le elezioni del 2012, la città non verrebbe lasciata senza una guida in una fase cruciale come quella della ricostruzione.
Una specie di palliativo, insomma, per provare a salvare capra e cavoli.
Sia chiaro: per ora un simile scenario non è nient’altro che una congettura. Da noi interpellato, Cialente (che in giornata avrebbe dovuto incontrare a Roma Gianni Letta. Incontro che però sembra essere stato rinviato a metà settimana) non ha voluto commentare, limitandosi a dire  “se il Governo non assicurerà in tempi rapidi i trasferimenti per coprire i buchi di bilancio delle casse municipali, qualunque soluzione sarebbe infruttuosa e inutile”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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